Arte mediatica che concilia immagine e testo, il fumetto è nato nel crogiolo del giornale: sin dall’inizio ha sfruttato i temi della cronaca, e ben presto ha immaginato personaggi anch’essi giornalisti. Il lettore incrocerà così in questo libro le strade di molti noti cronisti eroi (Tintin, Lefranc, Fantasio, Jeannette Pointu) e meno noti (Marc Dacier, Guy Lebleu e molti altri), si immergerà nella turbolenta storia delle riviste (Pilot, Vaillant, Spirou…) e saprà cogliere le molteplici interazioni (storiche, culturali, professionali, economiche) tra il fumetto e la stampa. Se la prospettiva adottata riguarda principalmente il fumetto franco-belga, non è esclusiva: due capitoli evocano la tradizione del fumetto anglosassone che, dalla nascita di Superman, ha visto nascere anche un immaginario giornalistico particolarmente ricco. Lo scopo di questo libro è anche quello di mostrare che, nonostante la morte di riviste come Pilote o Tintin, la generalizzazione dell’album non ha eliminato né i cronisti eroi né la stampa a fumetti. La terza parte considera quindi il successo della cronaca grafica e di riviste come La Revue, che testimonia l’intatta vivacità degli scambi tra giornalismo e la nona arte…
