31 Maggio 2021 19:49

#Annecy60: al Musée-Chateau una grande mostra per celebrare Ocelot, l'”artificiere dell’immaginario”!

L’opera di Michel Ocelot viene spesso strettamente associata all’infanzia. Questa immagine è stata impressa a lettere di fuoco sulla fronte dell’autore, malgrado più volte egli abbia ribadito di non avere mai fatto un film espressamente rivolto ai bambini.

Il posto d’onore che il suo film più celebrato, “Kirikù e la strega Karaba”, si è ritagliato nella storia del cinema di animazione e lo straordinario successo riscosso dal suo minuscolo eroe – un infante tanto piccolo quanto geniale e coraggioso – non sono certamente estranei al consolidamento di questo radicato “pregiudizio”.

La mostra che si terrà al Musée Chateau di Annecy dal 4 giugno all’11 ottobre 2021 nell’ambito della programmazione del tradizionale Festival Internazionela del Cinema di Animazione, si propone di indagare il modo in cui l’infanzia, soprattutto tramite la scelta del linguaggio delle favole e del medium Animazione, serva piuttosto a Michel Ocelot come una maschera per rivolgersi tanto a un pubblico di giovanissimi quanto a quello degli adulti. L’arte dell’Animazione, così come quella della fiaba, entrambe spesso etichettate frettolosamente come “materia infantile”, permettono invece all’artista di trattare tematiche che sono il cuore stesso della nostra società. La sua opera arriva financo a rendersi militante, impegnata a propugnare i valori che difende e veicola.

I bambini si vedono altresì attribuire un ruolo fondamentale nella sua produzione: è attraverso la loro voce che il cineasta trasmette la propria e prova a farsi, trasversalmente, capire.

I film di Ocelot rivelano uno sguardo tenero e solidale nei confronti dei più piccoli, ritenuti ancora liberi dai troppi pregiudizi dell'”adultità”. Per lui, “l’infanzia è bella e tutti i sogni sono ancora permessi“.

Questa prima grande esposizione dedicata a Michel Ocelot affronta il suo percorso artistico attraverso una selezione di opere selezionate dal suo archivio personale, la maggior parte delle quali per la prima volta presentate al pubblico.