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Molto interessante il discorso su Asterix… ma sarebbe bello anche un (ulteriore?) approfondimento sul perché Tintin non sfonda in Italia. Chi mai ci si potrebbe cimentare?
Un cordiale saluto.
Roberto
Chissà… Se ne è parlato spesso, fra tintinofili, sul perché Tintin non abbia mai sfondato in Italia (detto al passato, visto che non c’è in atto alcuna campagna di sfondamento da decine di anni). Ho avuto modo di affrontare il tema con Moulinsart e periodicamente torno sulla eventualità di provarci seriamente. Ma il mercato italiano non sembra essere considerato interessante (dal punto di vista dei numeri) e fu già un notevole risultato convincere Moulinsart che Tintin andava ritradotto da capo. Mi fecero tradurre alcuni albi per Casterman per vedere le differenze tra le versioni italiche e la mia nuova proposta. Evidentemente si convinsero che era proprio il caso e si fece, com’è noto, con Giovanni Zucca ecc. ecc. ecc. Naturalmente non bastò una nuova traduzione per creare un forte interesse generalizzato su un personaggio che non era stato diffuso quando avrebbe dovuto, vale a dire negli anni 30/40. La Storia ci ha separato dall’ambiente culturale belga e mentre in altre parti del mondo il personaggio diventava un classico da tramandare da genitori a figli (come Pinocchio da noi), in Italia si chiudevano le frontiere al fumetto estero e poi si ricominciava, dopo la guerra, sull’onda western e comunque “americana” (che macinò via il fumetto umoristico italiano, purtroppo). Storia, insomma, più che altro, a mio modesto avviso. Oggi la difficoltà si può trovare nel far diventare appetibile un Classico che non produce più storie nuove da decenni. Non impossibile, ma complesso e, presumibilmente, costoso. Ma non si può mai dire. Io, nel mio piccolissimo, ogni anno torno alla carica brussellese… :-)