19 Dicembre 2020 15:00

Che fantastica bestia!

Fonti italiane:  Al contrario di Tintin, congelato nelle storie create da Hergé e riproposte in tutte le salse (ricolorate, commentate, reimpaginate, ecc.), Spirou ha continuato a vivere negli anni in nuove storie. Alcune di queste sono nel solco della tradizione definita da Franquin, altre più liberamente sono state affidate ad autori della bédé non totalmente in linea con lo stile Atomium. Decine, se non centinaia di storie lunghe e brevi, a volte ripubblicate in album, a volte presentate solo sul settimanale che da oltre ottant’anni mantiene la tradizione dei periodici per l’infanzia, e non, nel mondo franco-belga. Se non tutto è stato di eccelsa qualità, però nel tempo sono apparso veri e propri capolavori, uno di questi per fortuna pubblicato in italia da Nona-Arte è il ciclo di La speranza nonostante tutto di Émile Bravo Questo Natale ci è stato regalato, o meglio è stato regalato ai lettori di lingua francese, La bête, la prima, si spera, opera fimata da Zidrou e Frank Pé. Il protagonista della storia, che dovrebbe dare unizio a una miniserie, è la fantastica creazione di Franquin, ovvero il Marsupilami, o Martagone come veniva chiamato quando appariva sulle pagine del Corriere dei Piccoli. Dimentichiamo il simpatico animale che anche nei suoi momenti d’ira era comunque sempre amorevole. Qui il Marsupilami è un vera “belva” e il tono della storia è tutt’altro che stucchevole. Le aspettative – confermate – erano tante, alimentate dalla fama di Zidrou che ha ripreso con successo e abilità, tra gli altri, anche il personaggio di Ric Roland, ma anche dalla bravura di Frank Pé. L’introduzione alla storia, di circa 150 tavole, qui in parte presentata, è spettacolare. Le tavole sono a volte illustrazioni a tutta pagina, di grande effetto e suggestione. La vedremo in Italia? È probabile, anche se forse ci sarà da attendere un po’. Per il momento è possibile acquistare l’edizione origanale Dupuis. Ma se non si sa il francese? Certo non aiuta, ma credeteci. Anche solo a guardare le figure ne vale la pena! …
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