A Cracovia, Ivrahim Golam, soprannominato il cosacco ebreo, cerca di preservare l’identità di un uomo il cui nome deve scomparire per sempre. A Istanbul, Armando Catalano, alias lo Scorpione, ha trovato la traccia di Méjaï, la zingara. Vuole sapere cosa è successo al loro bambino. Ma la zingara è esperta nel maneggiare i veleni e non esita a usarlo contro lo Scorpione, che perde conoscenza. Quando riprende conoscenza, apprende di essere accusato di omicidio. Consegnato alla corte del Sultano, viene salvato da un eunuco che lo conduce dalla sua amante. Una donna misteriosa, soprannominata la Sabbatea, il cui volto è adornato da segni oscuri e segreti. Le chiede di decifrare il nome di un uomo, inciso su stele egiziane. In cambio, lo aiuterà a trovare le tracce di Méjaï. Al Cairo, le strade di Méjaï e Scorpion si incrociano di nuovo. Ma se gli dice la verità sul loro bambino, gli proibisce di cercare di vederlo. Minaccia persino di uccidere lo Scorpione se si avvicina … Una nuova avventura per questo eroe creata da Desberg e Marini, e ora illustrata da Luigi Critone con vera maestria. Un album tra tragedia antica e grande avventura, nella tradizione dei romanzi popolari à la Dumas e dei film spericolati di Hollywood.
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