4 Novembre 2020 17:00

2020, l’anno in cui il fumetto italiano iniziò a fare squadra – forse…

Largo ai giovani, avemmo modo di dire tanti anni fa, dopo esserci noi stessi rimboccati le maniche (più volte) per cercare di dare tutele al settore del nostro cuore. Erano gli anni 80 (ma ci fu chi lo fece prima ancora), poi gli anni 90, poi furono gli anni 2000. Poi, giustamente, “largo ai (nuovi) giovani”. Ci furono risultati? Ci furono, certo, ma, si sa, il tempo passa e la memoria si annebbia, o si ricorda solo ciò che si vuole. Una cosa resta necessaria, IMVHO, la formazione di una coscienza collettiva. La consapevolezza di fare parte di un insieme e che solo col contributo attivo di ciascuno si può fare un passo avanti. Robe da giovani, possibilmente entusiasti, competenti, altruisti e disinteressati. Per cui… largo ai giovani, ancora e ancora, e buon lavoro!

… Per anni queste iniziative sono parse una questione poco interessante. Avendone parlato enne volte con autori, editori, giornalisti, librai, ho memoria delle reazioni di fronte a dibattiti del genere: la para-depressione di chi le riteneva una chimera; lo sprezzante scetticismo di chi le percepiva come una perdita di tempo; o le risate, proprio…

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