2 Novembre 2020 07:35

Vincenzo Mollica, l’Amico dei Fumetti!

“Amici dei miei amici, buonasera!”. Chi ha la mia età forse ricorda chi diceva questa frase dentro al televisore. E, no, non era Vincenzo. Era Angelo Lombardi, che per la RAI si occupava di animali nel suo programma del 1956, L’Amico degli Animali (i suoi amici, che, invero, in trasmissione, sia pure con affetto, sballottava di qua e di là con le luci sparate addosso, come oggi nessuno più oserebbe fare, per fortuna, così come gestiva il suo assistente Andalù – “Andalù, portalo via” – quasi fosse l’assistente di Mandrake, quello dei fumetti…) e ci faceva sognare di poter anche noi, bambini, stare insieme al leone, alla tigre, al coccodrillo…
In Somalia, prima della guerra, faceva il “cacciatore di belve. Ben presto tuttavia la sua curiosità e sensibilità nei confronti degli animali esotici lo spinse a smettere di cacciarli per ucciderli e a dedicarsi piuttosto alla conoscenza delle loro abitudini e della loro vita“, racconta Wikipedia.
Parimenti Vincenzo Mollica potrebbe, con ragione e per meriti acquisiti sul campo, essere chiamato L’Amico dei Fumetti (e non solo, come ben sappiamo) e avrebbe potuto aprire le proprie trasmissioni dedicate alla letteratura disegnata dicendo a buon titolo “Amici dei miei amici, buonasera!”. Ma Vincenzo ha raggiunto una meta che per Lombardi sarebbe stata impossibile. Mollica è diventato egli stesso un fumetto! Eh… no, non si può fare di meglio.
Eccolo, Vincenzo, nel bel video di Wonderland, consigliatissimo:

https://www.raiplay.it/video/2020/10/Wonderland-Speciale-Vincenzo-Mollica-una-vita-tra-i-fumetti-df86deae-8e02-46fe-9c15-7e0b1a8153f3.html


Caro Vincenzo,
questo video di Wonderland, zeppo di ricordi magnifici, realizzato in occasione di Lucca Comics, mi riporta alla memoria quei bei giorni pieni di vita. Io ero proprio lì, quando Silver tagliava il PizzaFumetto di Lupo Alberto (una fetta la comprai anche io per un amico) e ho scoperto solo oggi che, con la mia capoccia zeppa di capelli, ero stato ripreso dalle tue telecamere! Ero lì anche con Ugo, con Franco, con Sergio, con… ah, cavolo, che lungo elenco sarebbe…
D’altronde solo un anno ci separa dalla stessa leva ed è piuttosto normale che abbiamo avuto frequentazioni comuni (a partire dai fumetti su carta, quando ignoravamo quali persone ci fossero dietro). Non era tuttavia necessariamente scontato che avessimo una visione del fumetto tanto simile, ma è così. Affetto e consapevolezza di quel che è il fumetto e di quel che sono, nel bene e nel male, gli umani che li fanno. E la fortuna di aver vissuto quei momenti (irripetibili, direbbe Luca Boschi, inesorabilmente) in cui noi giovanotti potevamo chiacchierare allegramente e in leggerezza, e dare e ricevere pacche sulle spalle, con gente come Will Eisner, Pratt e compagnia bella, trattati da colleghi (non importava l’età o la macroscopica differenza di qualità), quando non da amici. Le risate, le lacrime… Un velo di malinconia (legittimata dall’età) che si trasforma sempre in sorridenti ricordi. Che meraviglia. Momenti che, per nostra fortuna, sono duranti tanti lunghi anni e vivono ancora, leggeri e vagamente evanescenti, dentro le nostre zucche.
Un caloroso abbraccio, grazie per i ricordi e Boop Oop a Doop!