9 Ottobre 2020 12:12

Pericolose. Il mio diario dal carcere

c.s.: Com’è la vita in un carcere. Cos’è essere reclusa.
Un graphic novel che ne racconta per la prima volta, concretamente, sentimenti e fisicità. Un fumetto per capire cosa succede quando la porta si chiude e si entra in una cella del carcere femminile di Bruxelles. Al suo ventinovesimo furto e ottava condanna, Zézé, ex insegnante di letteratura e lingua francese, ladra per procurarsi la cocaina, torna in carcere decisa a uscirne per sempre, motivata dal disgusto di sé e della dipendenza e dall’affetto per il figlio adolescente.


La storia vera di Valérie Zézé, insegnante, tossica, ladra, e vittima di abusi nella prima infanzia, sceneggiata e disegnata dalle due sorelle Anaële (ai testi) e Delphine (ai disegni) Hermans.

Fuori da cliché e retorica, una storia vera e profondamente umana, raccontata in modo diretto dalla stessa protagonista, Zézé. Le due giovani autrici hanno incontrato a lungo Valérie Zézé, uscita dalla sua nona detenzione, e finalmente cosciente e autonoma. La prigione non è un hotel per delinquenti, questo appare chiaro durante tutto il racconto. Zézé, tossicomane con un figlio, attraversa il dolore, l’impotenza, la furia, la solitudine e lo scambio. L’amore per il figlio la fa riflettere sulla sua dipendenza. Dopo un lungo soggiorno coatto, che il lettore vivrà in prima persona, entrando in un mondo chiuso che, per quanto se ne parli, ci resta sconosciuto, Zézé con il supporto di un’Associazione, ha un incontro importante, la nascita di un’amicizia tra donne, e la sua svolta definitiva. Un libro per capire molti temi del nostro tempo, la prigione, la droga, le dipendenze, i meccanismi sociali di segregazione, raccontati con voce ferma e sincera. In prima persona.

Delphine Hermans è una disegnatrice e animatrice belga.
Lavora spesso in coppia con la sorella Anaële, sceneggiatrice, con cui crea nel 2011, Les Amandes Vertes, lettres de Palestine (ed. Warum), che ha vinto il premio Médecins Sans Frontière, e Avant d’oublier (sempre con Anaële). Altri suoi libri: 7 jours de canicule e Anesthésie générale. Per l’animazione, su sceneggiatura di Michel Vandam, realizza, nel 2012 Poils.

Anaële Hermans è sceneggiatrice belga e sorella di Delphine, con cui spesso collabora. Insegnante di francese, si occupa soprattutto di accoglienza emigranti e partecipa a progetti di volontariato. Dal viaggio in Palestina, è nato il libro Les amandes vertes; in Avant d’oublier, racconta la storia di una ragazza in rapporto con la morte del padre. Dall’incontro con l’ex-detenuta Valérie Zézé, nasce Pericolose (La Ballade des dangereuses). Dall’esperienza in Burkina Faso sceneggia Ting Tang Sap Sap uscito in Francia in questi giorni

Valérie Zézé, da insegnante di francese a carcerata, attraverso la via delle droghe, in un centro di disintossicazione Valérie incontra Anaële, che raccoglie la sua storia. Mentre il fumetto arriva alla sua conclusione, Valérie esce e, per un primo periodo, inizia la sua nuova vita in un piccolo castello abitato da una restauratrice. Dove il fumetto termina, la vita continua.

 

Delphine e Anaële Hermans con Valérie Zézé: Pericolose. Il mio diario dal carcere.