30 Maggio 2020 10:33

Il famoso sciopero alla Disney e la capacità dei Creativi di essere Sindacato

Il fantastico Ward Kimball era abbastanza drastico sulla effettiva capacità dei creativi (animatori, fumettisti et similia) di “fare Sindacato”, cioè di lavorare insieme per il bene comune, sacrificando un po’ del proprio tempo (e denaro) a questo scopo, come puoi leggere qui di seguito.

Il 29 maggio è ricorso il consueto anniversario del famoso sciopero alla Disney del 1941. Walt Disney lo patì parecchio. Erano tempi lontani, in cui gli imprenditori si sentivano Padri (padroni) dei propri dipendenti e non concepivano si potesse protestare per le condizioni di lavoro ecc. Col tempo hanno imparato anch’essi che diritti e doveri han da essere equamente (equamente) distribuiti fra ogni essere umano. Ma non è stato facile ne’ veloce (e il percorso non è nemmeno terminato).

Quanto poi alla disponibilità dei lavoratori creativi a sacrificare un po’ del proprio per una causa comune… insomma… Ward Kimball conosceva bene i propri colleghi e il loro ego naturalmente fuori misura. E non è che le cose siano cambiate, col passare degli anni, si direbbe. La mia personale e decennale esperienza sindacale a favore di fumettisti, animatori, illustratori ecc. è naturalmente (com’è noto) chiusa ormai da molti anni, ma, come può sentire chi ascolterà (di nuovo) il mio intervento video del 2015, “ai miei tempi” era ancora sostanzialmente come a quelli di Kimball, dal punto di vista psicologico.

E oggi? Devi chiedere non certo a me, ormai, ma a chi lavora oggi, se hanno rimesso in piedi un Sindacato di Categoria vero e proprio, se vi si sono iscritti, se al proprio Sindacato di Categoria dedicano attivamente parte del loro tempo (e del loro danaro) per la nobile causa del miglioramento costante delle condizioni di lavoro e di vita di chiunque operi nel loro settore.


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