Dal 2 aprile, in collaborazione con Ambrosio Cinecafè di Torino, il progetto Donne Si Fa Storia (DSFS) lancia il primo ciclo della rassegna “ANIME – sei film d’animazione per allargare l’inquadratura ad un racconto anche al femminile”: una collezione di film d’autore dai diversi paesi del mondo, dedicata agli adulti.
Ogni appuntamento sarà accompagnato da uno o più esperti di vari settori, i quali approfondiranno per e con il pubblico alcuni focus individuati dalla visione delle opere in programma.
IL PROGRAMMA DI “ANIME”:
DILILI A PARIGI di Michel Ocelot (Francia, 2018)
2 aprile 2020
Focus: Le donne nelle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) – Accompagnano il film: Cinzia Ballesio e Giovanna Giordano, autrici de “L’Informatica al femminile”.
SEDER MASOCHISM di Nina Paley (USA, 2018)
16 aprile 2020
Focus: Il Mito di Fanes: il racconto ancestrale dell’inizio del patriarcato – Accompagna il film: Marta Cuscunà, attrice e autrice dello spettacolo “Il canto della caduta”.
LE STAGIONI DI LOUISE di J.F. Laguionie (Francia, 2016)
7 maggio 2020
Focus: I cicli energetici del cuore come metamorfosi della donna nelle stagioni della vita – Accompagna il film: Graziella Cortassa, medico, medicina cinese.
I RACCONTI DI PARVANA di Nora Twomey (Canada-Irlanda, 2017)
14 maggio 2020
Focus: Cultura e conoscenza – asset sociali ed economici per le nuove generazioni – Accompagna il film: Caterina Ramonda, bibliotecaria per ragazzi.
ROCKS IN MY POCKETS di Signe Baumane (Lettonia, 2014)
4 giugno 2020
Focus: La depressione, tabù storico transgenerazionale – Accompagna il film: Elena Busso, psicologa e psicoterapeuta sistemico.
LA STORIA DELLA PRINCIPESSA SPLENDENTE di Isao Takahata (Giappone, 2013)
11 giugno 2020
Focus:Donne al potere, donne guerriere tra Oriente e Occidente – Accompagna il film: Fabrizio Modina, curatore e storico di Mitologia Moderna.
#ANIME si prefigge di aprire una nuova prospettiva sulla capacità delle donne di affrontare le sfide ed impattare a livello professionale, economico, tecnologico, scientifico e culturale. E, di riflesso, di “allargare il campo” fino a comprendere- finalmente! – il significativo apporto femminile al progresso e alla civiltà umana, finora in gran parte escluso dalla narrazione storica e, soprattutto, dall’immaginario popolare collettivo.
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