5 Dicembre 2019 20:36

Un 2020 con i paperi mascherati: intervista a Marco Gervasio

Quando ci siamo incontrati a Lucca Comics, il 31 ottobre scorso, ho proposto a Marco Gervasio di fare una nuova intervista dopo quella di tre anni fa (la trovate qui) e siamo rimasti d’accordo che ci saremmo risentiti in questo periodo pre-natalizio.

Eccoci dunque qui, con un po’ di news su quello che bolle nella pentola dell’esplosivo autore disneyano.

Buona lettura.

MM: Allora, Marco, ci ritroviamo sulle pagine online di AfNews dopo un po’ di tempo e mi piacerebbe avere qualche notizia sui tuoi lavori che apprezziamo sempre. Iniziamo con Fantomius: cosa ci dobbiamo aspettare, nel 2020, dall’alter ego di Lord Quackett?

MARCO GERVASIO: Il 2020, dopo una storia classica, vedrà il ladro gentiluomo alle prese con situazioni nuove, impreviste e in parte “drammatiche”. Lord Quackett avrà le sue gatte da pelare. Non posso anticipare troppo ma lo status quo sarà alterato e nulla sarà più come prima. Sempre senza perdere quella continuity che è ormai tratto distintivo della serie. Insomma… ne vedrete delle belle!

MM: Vorrei ci raccontassi qualcosa, invece, sul tuo approccio per il nuovo corso che hai intrapreso con Paperinik, a partire dalle tue fonti di ispirazione: che intenzioni hai?

MARCO GERVASIO: Il ciclo di Paperinik di cui mi sto occupando è per me un impegno importante: sia come onere che come onore. Paperinik è il personaggio che ha suscitato in me le maggiori emozioni da bambino, quello che più mi ha fatto amare il settimanale Topolino, e raccontarne ora da adulto le avventure è un po’ la chiusura di un cerchio. Le mie fonti d’ispirazione sono gli autori che mi hanno preceduto e in particolare quelli che hanno creato e reso importante questo personaggio, quindi Guido Martina, su tutti. Mi piacerebbe continuare il “discorso” iniziato dal Professore. Ci tengo a spiegare che il Paperinik che amo è… Paperino! Mi spiego: per me la cosa più importante dell’eroe mascherato è che dietro quella maschera c’è il nostro amato Paperino. Con i suoi pregi e soprattutto con i suoi difetti. Il Paperinik che racconto, la notte se può preferisce dormire, non saltare sui tetti a fare “la ronda”. Però spesso il suo sonno è interrotto e decide di entrare in azione, perché è anche un eroe, un altruista, un papero intraprendente. Paperinik insomma, ci mostra un lato di Paperino, che in genere è celato molto in fondo nel suo animo… ma che assolutamente c’è! E, una volta partito con le inevitabili influenze Martiniane, ora le mie intenzioni sono di portare il vendicatore in situazioni nuove e difficili, con nuovi nemici, diversi dal solito e con sorprese e rivelazioni inaspettate. Insomma continuando a seguire le sue avventure su Topolino posso assicurare che non ci si annoierà mai.

MM: Con la mole di progetti che hai preso in carico, ovviamente non puoi scrivere e disegnare tutto, ma so che su Paperinik sarai sostituito alle matite da importanti artisti. Ci dici quali sono le emozioni che ti attraversano pensando ai nomi dei colleghi che disegneranno le tue storie?

MARCO GERVASIO: In effetti, dopo la prima storia, da me anche disegnata, uscita quest’estate, altri autori bravissimi si succederanno nel disegnare le mie sceneggiature. Dopo il bravissimo Lorenzo Pastrovicchio visto a ottobre, proprio questo mese di dicembre vedrà la luce su Topolino la prima storia disegnata dal Maestro Giorgio Cavazzano. Sarà una storia in due puntate e con grande felicità posso dire che la collaborazione col Maestro non si concluderà qui, perché Cavazzano disegnerà anche gli episodi successivi previsti ad inizio 2020, che posso anticipare saranno a dir poco sorprendenti. Riguardo alla mia emozione… confesso che ancora non ci credo: tanti anni fa da ragazzino, avevo la possibilità di comprare un “giornaletto” alla settimana. Dopo mesi di Geppo, Provolino e di “Corriere dei Piccoli”, un mercoledì notai in edicola un qualcosa di diverso, un numero di Topolino, in cui (grazie alla Fortuna prestatami da Gastone) c’era una storia molto interessante ma soprattutto disegnata in modo fantastico. Il nome del disegnatore non era scritto in calce alla pagina ma quei disegni erano qualcosa d’indimenticabile. Topolino divenne il mio giornalino della settimana… per sempre. Qualche anno dopo, quando l’idea di disegnare aveva ormai già preso piede (o meglio mano) in me, seppi che quel disegnatore si chiamava Giorgio Cavazzano. L’opera di quel grande Maestro è il motivo per cui decisi che da grande non avrei fatto il pilota, l’astronauta o il calciatore… ma il disegnatore di Topolino. Oggi, dopo tanti anni… sono autore di Topolino e Giorgio Cavazzano (rimasto il mio Maestro ma divenuto anche un mio carissimo amico), disegna alcune storie del mio personaggio preferito, da me scritte. Se esiste il coronamento di un sogno, questo per me lo è.

 MM: Oltre a Fantomius e Paperinik, che già immagino occupare interamente le tue giornate, quali altri progetti hai in mente? Cosa puoi raccontarci delle cose a venire?

MARCO GERVASIO: Nel 2020 vedrà la luce (sempre su Topolino) un mio nuovo progetto (scritto e disegnato) di cui non posso anticipare nulla, se non che sarà qualcosa di innovativo e diverso dal solito… anche nel titolo. Qualcosa in cui credo molto. Spero che, così come successe quando affrontai l’avventura di Fantomius, piacerà anche ai lettori.

 MM: Domanda di servizio. Quali sono le prossime uscite, inedite e non, firmate Marco Gervasio?

MARCO GERVASIO: Questo mese di dicembre su Topolino 3342 e 3343 potrete leggere in due episodi la mia (prima) storia di Paperinik disegnata da Cavazzano. Subito dopo, il 24 dicembre, sotto l’albero dell’edicola, su Topolino 3344, troverete la nuova avventura “natalizia” del ladro gentiluomo: “Fantomius torna a casa”. Poi scavalchiamo l’anno e ci ritroviamo nel 2020: nei primi mesi dell’anno nuovo potrete leggere un’altra storia di Paperinik molto importante, un ultimo Fantomius “classico” e … qualcosa di non inedito ma davvero molto richiesto.

MM: Sta per finire il 2019 che spero ti abbia portato tutte le soddisfazioni che meriti: qual è la cosa che più ti ha reso felice in questi ultimi 12 mesi?

MARCO GERVASIO: Dal punto di vista lavorativo, dopo il Romics d’oro, per me importantissimo, la cosa che mi ha reso felice è constatare che il mio impegno venga apprezzato dai lettori e dalla Redazione e che il settimanale che è la mia vita stia godendo di una nuova linfa e di una ventata di freschezza e novità che sono sicuro porteranno Topolino verso vette importanti. Aggiungo che mi ha provocato una forte emozione vedere alle Fiere molti bambini citare le mie storie così come facevo io da piccolo.

MM: Hai voglia di fare uno schizzo veloce (anche velocissimo) per salutare gli amici di afNews?

MARCO GERVASIO: Come potrei dire di no, dopo tutta la pazienza avuta per arrivare fino a qui, leggendo le mie luuunghe risposte? Però uno schizzo veloce, che devo lavorare a… tutte le cose anticipate sopra! :)

Marco Gervasio – autoritratto dell’autore coi personaggi che più lo impegnano in questo periodo