20 Novembre 2019 18:00

Alberto Breccia il Signore delle immagini i dettagli della mostra di Bilbobul 2019

Fra dieci giorni si aprirà a Bologna, nell’ambito della nuova edizione di BilBOlbul – Festival Internazionale di Fumetto, l’attesa mostra : “Alberto Breccia il Signore delle Immagini” organizzata da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, curata da  Daniele Brolli, dedicata al grande fumettista argentino  di cui quest’anno si celebrano i cent’anni dalla nascita (come ricorda Luca Boschi)

La mostra è certamente la più ricca e articolata mai dedicata ad Alberto Breccia, (Perramus, Mort Cinder, Che), con circa 150 pezzi, molti dei quali mai esposti in precedenza, che ripercorreranno, nelle sale della Fondazione del Monte, la sua carriera dall’esordio fino alle ultime opere. Ma non sarà solo un percorso storico attraverso le diverse fasi della sua produzione, nel loro rapporto con le travagliate vicende della società argentina; ci sarà anche spazio per approfondimenti sulle tecniche utilizzate: dalla china più nitida passando per il collage, fino ad arrivare ai suoi estremi semi-espressionisti.

L’allestimento consentirà ai visitatori una duplice chiave d’accesso ai contenuti della mostra: da un lato  attraverso lo sguardo della storia e dall’altro attraverso la lettura artistica.

Fra i materiali inediti e rari proposti nella mostra:  le illustrazioni per l’opera di Jorge Luis Borges e per il romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco.   Tra i lavori in esposizione i graphic novel, scritti da Oesterheld, (Sherlock Time, Mort Cinder) e una nuova versione de L’Eternauta, e i riadattamenti dei racconti di Howard Phillips Lovecraft e di Edgar Allan Poe.

Alberto Breccia, è stato un “signore delle immagini”: ha fatto del racconto per immagini non semplicemente un lavoro, ma una vera e propria vocazione, mescolando l’irrequietezza del proprio vivere a una continua ricerca stilistica. Assieme a personalità come Hugo Pratt e Héctor German Oesterheld – autori attivi nella Buenos Aires degli anni Cinquanta – ha saputo creare un ponte tra il fumetto popolare – dal genere western al fumetto di guerra britannico, ai periodici per la gioventù – e quello d’autore.

Un artista visionario e profondo, politicamente impegnato anche a rischio della propria esistenza, che, attraverso la china e la pittura, il collage e il fotoritocco, ha gettato uno sguardo negli abissi dell’animo umano, sia in quelli psicologici, sia in quelli più estremi e collettivi delle atrocità dittatoriali.

Breccia ha raccontato visivamente un’epoca oscura combinando assieme tocchi duri e poetici, usando metodo nella follia e viceversa, restituendo al lettore rappresentazioni in grado di intrattenerlo sempre con grande rispetto per la sua intelligenza.

Ricordiamo inoltre: Venerdì 29 novembre alle 11 l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti ospiterà, invece, l’incontro dedicato all’autore con José Muñoz, Vittorio Giacopini, Daniele Brolli ed Enrico Fornaroli, Direttore dell’Accademia, sempre promosso da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in collaborazione con Comune di Bologna – Istituzione Biblioteche Bologna.

Fonti Consultate: Comunicato Stampa, @lupoNolberto