9 Novembre 2019 12:30

“Io Valentina, tu Stefi”: José Pellegrini ricorda Grazia Nidasio nel giorno in cui Certosa di Pavia le dedica una piazza

Questa mattina, alle ore 11, nel comune di Certosa di Pavia è stata intitolato il piazzale antistante il Monastero di Santa Maria delle Grazie – la Certosa di Pavia – alla fumettista Grazia Nidasio, scomparsa nel dicembre di un anno fa. L’artista, nei suoi ultimi anni di vita, si era stabilita stabilmente nella cittadina lombarda.

Per ricordarla come merita, AfNews condivide con voi il regalo fattoci da José Pellegrini, mitica “direttora” del meraviglioso “Corrierino” dal ’77 all”81, e grande amica e collaboratrice di Nidasio. Abbiamo avuto l’infinito onore e piacere di poterlo leggere direttamente alla cerimonia, condividendolo con i convitati, tra cui molti amici e collaboratori dell’artista, riuniti nel suo ricordo.

Lasciamo a lei le parole –  e i ricordi – con  gratitudine, e un pizzico di magone per un’epoca intellettuale ed artistica che, oggi, appare lontana e irripetibile… e non solo perché si era più giovani.

IO SONO STEFI

Di José Rinaldi Pellegrini

Un giorno, durante la mia direzione al “Corrierino” – ritornato autonomo dopo un periodo di subordinazione al Corriere dei Ragazzi – Grazia mi fece questo dono.

Mi disse:<Tu sei Stefi, io sono Valentina >.

Stefi l’avevo voluta fortemente per il “Corriere dei Piccoli” con la mia impronta, forse davvero per una sorta di identificazione. Finita l’era di Valentina, perdere questo personaggio mi sembrava assurdo.

Questa è una delle tante ragioni per cui lei mi manca.

Grazia era dotata di una straordinaria sensibilità, quella che contraddistingue i grandi artisti, quelli che sanno cogliere tutte le sfumature del mondo che li circonda, interpretandole in maniera personale e anticipando il futuro.

Il suo segno grafico era e rimane unico, così lineare e al contempo misterioso e affascinante. Un mondo fatto di colori e suggestioni di straordinaria fantasia creativa, intrinsecamente femminile ma sempre “severo” e controllato, ironico e perspicace. Non è facile trovare aggettivi adatti per uno stile che rivela a ogni tratto un innato senso del bello, e una enorme capacità di sintesi anche nei testi che completano perfettamente le storie dei suoi personaggi, i quali vengono raccontati oltre che rappresentati., pure nella scelta dei colori, che diventano essi stessi Narrazione.

Fu un privilegio per il “Corriere dei Piccoli” averla presente sulle sue pagine per tanti anni, e fu un privilegio per me averla quale compagna di viaggio in tanta ricerca e impegno profuso nella formazione dei più giovani attraverso il mondo colorato e libero della Fantasia, sempre all’insegna del più grande rispetto verso la personalità del Lettore, alle prese col delicato e cruciale momento dell’infanzia.

Con Grazia realizzammo insieme anche un’operina il cui titolo era di per sé il manifesto di una precisa e programmatica idea di pedagogia e di mondo: – “La scoperta delle cose: le cose che incontri tutti i giorni. Puoi conoscerle o no. Se le conosci si spalanca per te una finestra sul mondo”.

Vinse anche un premio promosso da una casa farmaceutica per opere dedicate alla scienza.

Era quanto di più minimale si potesse concepire: un disegno e poche parole per descrivere il ciclo dell’acqua, o l’origine dei fagioli!

Testi miei, resi “unici” dalle sue illustrazioni.

Un altro piccolo pezzo della storia di un’amicizia.

Compagne di viaggio, dunque, per decenni… una comunicazione che a un tratto si è interrotta e ancora mi chiedo perché: in qualche modo eravamo complementari.

I casi della vita.

Lei comunque sarà sempre presente, come è giusto che sia per i veri, gli autentici Maestri.

José, la Stefi