Giovedì 11 aprile a Torino, nelle sala conferenza di Palazzo Carignano ha avuto inizio la 23° edizione di Cartoons on the Bay.
Ha aperto l’edizione Roberto Genovesi, direttore organizzativo dell’evento che quest’anno alla decima edizione curata da lui
Il discorso d’apertura partiva da quello lasciato aperto nell’edizione passata. Quando si iniziò una nuova sezione del sito di Cartoons on the Bay, quella dedicata ai grandi maestri dell’animazione, che Roberto Genovesi chiama Golden Boy dell’animazione italiana.
Tra gli ospiti invitati c’era anche Guido Manuli, Che non amando essere ai festival non era venuto, MA, in compenso, aveva mandato il suo ultimo cortometraggio. “FLY”, ovvero “istruzioni su come realizzare un cortometraggio per festival”. Un elenco di regole per fare un corto incomprensibile per colpire i critici. Ferocemente ironico come solo Manuli sa fare.
Contemporaneamente e oltre il festival sono state allestite due mostre dedicate a personaggi a fumetti: Topolino e Dragonero. Entrambe ospitate nel palazzo della sede Rai di Torino.
Un secondo filmato era stato mandato da Riccardo Traini, un’intervista dove spiega come abbia allestito la mostra di Topolino utilizzando le Sunday Pages originali degli anni ’30-’40 in cui il fumetto veniva pubblicato negli Stati Uniti.
Per non essere da meno anche Armando Traversa e Luca Raffaeli mostrano un video sulla mostra su Dragonero.
Dopo questi fatti Maurizio Genovesi ha invitato sul palco l’assessore l’assessore alla Cultura e al turismo Antonella Parigi per raccontare come la città abbia reagito a questi tre anni del festival.
La presenza di Cartoon on the Bay a Torino ha innescato un circolo virtuoso che ha aiutato lo sviluppo dell’industria del cinema d’animazione cittadina. Industria che aveva già una grande storia, scuole importanti come il CSC dipartimento animazione e eventi noti a livello mondiale come la View Conference.
Il progetto è far partire produzioni nella città. Per questo hanno firmato un protocollo d’intesa con la Film Commission per aiutare l’inizio di start-up e co-working.
La regione sostiene i giovani studi. Una finanziaria comunale garantisce per le imprese creative. In tutto ciò la Rai è una compagna di viaggio.
Dopo l’assessore Roberto Genovesi aveva invitato a parlare Paolo Tenna, della Film Commission, che dopo aver ringraziato Antonella Parigi per averli sempre sostenuti ha raccontato quanto Cartoon on the Bey sia una possibilità di richiamare grandi ospiti e far nascere collaborazioni per produrre del cinema.
Per lui l’animazione è un pilastro della produzione cinematografica e come padre sa quanto sia grande il suo valore culturale e educativo. Senza tralasciate la presenza importante di un asset così solido da permettere l’inserimento dei giovani che studiano animazione.
Seguì la presentazione delle giurie dei concorsi. Un grande gruppo di dirigenti delle TV per ragazzi europee, sceneggiatori e storyboard artist importanti. Tra il pubblico saluta Davide Bonelli, in una sua rara partecipazione a un evento.
Ha chiuso l’apertura Patrizia Paternò di UNICEF. Venuta a mostrare una speciale campagna realizzata per i trent’anni della Dichiarazione dei diritti dei Bambini.
Un progetto sviluppato insieme a artisti tra i 18 e i 24 anni che ha portato come risultato una toccante idea dove i bimbi sono visti come fiori e bisogna stare attenti a non calpestarli.
Patrizia Paternò ha invitato accanto a se il gruppo di artisti per prendersi un meritato applauso.
Il festival ha avuto una bella apertura e si è svolto senza imprevisti dando una sensazione finale migliore degli anni passati sia per organizzazione che per varietà di eventi.
Una grande festa tra amici dove si sono fatte nuove interessanti conoscenze.
Seguiranno altri resoconti sugli interessanti eventi svoltisi.