15 Marzo 2019 09:36

Sottodiciotto 2019. Una ventesima edizione dedicata alla ricerca di se.

Venerdì 15 Marzo inizia il Sottodiciotto Film Festival & Campus, per annunciare il ricco programma di quest’edizione lunedì 25 febbraio al Circolo dei lettori di Torino si era tenuta la conferenza stampa alla presenza delle autorità della città e degli organizzatori dell’evento.

Giulia Carluccio ha aperto la conferenza della XX° edizione del “Sottodiciotto Film Festival & Campus” promettendo che sarà ancora più grande delle edizioni precedenti.

Quest’anno il tema sarà “Me, Myselfie and I” la ricerca e la comprensione di se verrà analizzata attraverso il cinema e i media maggiormente usati incrociando i linguaggi per meglio raccontare i giovani.

Tutto sarà legato a eventi correlati sparsi per la città.

Come ormai accade da alcuni anni il festival riguarda non solo i minori, ma tutti gli adolescenti, universitari compresi, che potranno seguire gli eventi della sezione “Campus” e instaurare un dialogo con le generazioni più grandi di genitori e fratelli/sorelle maggiori.

Chiama sul palco l’assessora all’istruzione Antonietta Di Martino e la rappresentante della Compagnia di San Paolo Barbara Graffino.

Antonietta Di Martino partecipa per la prima volta, è felice di essere presente e ricordo l’impegno che la compagnia ha sempre avuto nel festival e la loro convinzione della sua importanza educativa, culturale e artistica.

Il comune di Torino crede nell’importanza di avvicinare i giovani alla realtà, sempre più importante e in crescita, della produzione cinematografica. Ringrazia il festival e le scuole che hanno deciso di prendere parte agli eventi. Definisce il Sottodiciotto un fiore all’occhiello della città.

Barbara Graffino racconta quanto la Compagnia abbia sostenuto la manifestazione fin dagli esordi. Col passare degli anni hanno visto quanto l’evento portasse esiti positivi per l’intera città e si ritengono soddisfatti e felici di sostenere un evento che può insegnare a capire il mondo attraverso il linguaggio del cinema e, insegnarne mestieri e competenze attraverso la sezione Campus.

La parola torna a Giulia Carluccio. Purtroppo a causa di un contrattempo non è potuto essere presente il rappresentante della “Fondazione CRT”, che come ogni anno contribuisce al festival. Ma sono molto felici di salutare l’arrivo di un nuovo sponsor, “Missioni Don Bosco”.

Il suo rappresentante racconta come sia stato naturale per loro mettersi a sostenere un festival fatto per i giovani. Presente in oltre 130 paesi la missione Don Bosco riesce a funzionare e aiutare i giovani rispettando e capendo ciò che amano. San Giovanni Bosco credeva molto nella comunicazione e si faceva fotografare spesso mentre era impegnato nelle varie attività fatte per aiutare i giovani. Aiutare il cinema significa seguire il suo esempio.

Arriva l’assessore alla cultura e al turismo Antonella Parigi. Con l’aria stremata ma soddisfatta di chi ha appena lottato per ottenere più fondi e ha vinto.

L’assessore e la città intera tengono molto al festival, rappresenta bene la vitalità e l’espansione raggiunta dal Sistema cinema che nei passati anni è stato coltivato e incoraggiato diventando un settore importante nell’attività cittadina. La speranza che continui a crescere tra le nuove generazioni è tra i motivi importanti che hanno portato la creazione del settore Campus e i vari laboratori per scuole elementari, medie e superiori.

Viene finalmente invitato sul palco Steve Della Casa, il direttore del Festival e forte promotore del Campus.

Sedendosi nella poltrona cita il regista Mario Mattoli (grande della commedia italiana e regista/autore di molti film di Toto), per fare il festival si è circondato di gente in grado di lavorare così da dover fare il meno possibile e prendersene il merito.

Lui ha spinto perché il festival fosse più aperto alle manifestazioni della città. Ma cita con riconoscenza i suoi collaboratori. Prima tra tutti Federica Ceppa, project manager dell’evento che chiama sul palco. Per lei il festival è una missione pedagogica che non piace solo a bambini e adolescenti ma a tutti.

Il festival vive di collaborazioni e loro fanno il possibile per coinvolgere chi può contribuire. Hanno coinvolto “Zoom”, celebreranno i quarant’anni di “Smemoranda” e ci sarà una mostra della giovane illustratrice Agnese Innocente.

Sale sul palco Caterina Taricano, che si è occupata delle anteprime cercando opere valide tra il cinema d’essei che trattassero tematiche giovanili, tra questi anche “Dafne” e “Selfie”, film mandati con successo al Festival di Berlino. Tra i vari titoli alcuni sono stati resi disponibili grazie a una collaborazione con l’archivio regionale di pellicole di famiglia “Superottimisti”.

Steve Della Casa chiama sul palco Eugenia Gaglianone e Andrea Pagliardi, che anche quest’anno hanno curato la parte del festival dedicata al cinema d’animazione. Collegandosi anche loro al tema del festival proietteranno il lungometraggio “Mirai”, il più recente film del regista e autore Mamoru Hosada, che parla dei sentimenti e della crescita di un bambino che deve accettare l’arrivo di una sorellina.

Si parlerà di minori maltrattati e del trovale la forza di reagire nel cortometraggio in Stop Motion “Mani rosse” di Francesco Filippi, che sarà presente in sala. Si parlerà di disastro ecologico e di ragazzini che crescono in una civiltà allo sbando nel cupo e magnifico lungometraggio “Psiconautas” dell’animatore e fumettista spagnolo Alberto Vazquez, di cui verrà proiettato anche il cortometraggio “Decorado”. Si parlerà con umorismo di patriarcato nella religione e di rapporti tra padre e figlia nel lungometraggio “Seder-Masochism” dell’animatrice e fumettista statunitense Nina Paley. Presenterà la proiezione Eric Rittatore.

Si manderà il lungometraggio “Zombillenium” del fumettista, regista e autore Arthur de Pins. Che verrà presentato da tre diplomate al CSC dipartimento animazione di Torino che hanno lavorato al film.

Ma non è finita, approfittando dell’incredibile coincidenza che due dei più importanti personaggi a fumetti/ disegni animati di Stati Uniti e Europa compiono quest’anno novant’anni ci saranno proiezioni dedicati a “Braccio di Ferro” e a “Tin Tin”.

Le due proiezioni dedicate al fortissimo, manesco e simpatico marinaio Popeye saranno presentate dal produttore, e storico del cinema d’animazione Alfio Bastiancich e dal fumettista Luca Boschi, che ha recentemente realizzato la più completa edizione al mondo dei fumetti di Popeye per La gazzetta dello sport. Sarà presente anche il fumettista Sergio Panchione, da sempre fan del marinaio, che lo disegnerà dal vivo.

Tin Tin avrà una sola proiezione, ma il compleanno del personaggio verrà unito ai festeggiamenti per i cinquant’anni della missione Apollo. Verrà mandata gli episodi della serie televisiva “Obbiettivo luna” e “Uomini sulla luna”. A presentarli ci saranno Gianfranco Goria, storico del fumetto e tra i massimi esperti di Tintin al mondo, e  il giornalista Piero Biancucci, che nel 1969 ha seguito l’allunaggio per conto de “Il corriere della sera”.

Per chiudere ci sarà anche l’anteprima mondiale di “Marblegen”, una serie animata francese realizzata seguendo lo spirito, e lo stile, delle serie animate giapponesi che ha come tema delle competizioni con le biglie da cui potrebbe dipendere il destino dell’umanità. Una serie che debutterà in Italia e in Francia prima dell’estate.

Steve Della Casa chiama sul palco Laura Valle, professoressa dell’Accademia Albertina di Torino.

L’accademia è stata coinvolta nel festival e organizzerà una mostra nello spazio della Pinacoteca Albertina che porta come titolo il tema del festival di quest’anno. “Me My Self(ie) and I”.

Si tratta di un’esposizione dedicata all’autorappresentazione in pittura, illustrazione e fumetto dal 1918 a oggi. La mostra è stata inaugurata l’otto marzo e da al visitatore l’opportunità di lasciare il proprio lavoro. All’allestimento ha collaborato la Società Reale Mutua di Assicurazioni che, rappresentata da Elisabetta Ruà, ha dichiarato il suo impegno nel sostenere l’arte e la tradizione di 190 anni di storia della società. Alla mostra sarà presente anche il lavoro di Agnese Innocente, Giovane e molto apprezzata illustratrice autrice del manifesto dell’edizione 2019 del Sottodiciotto Film Festival.

Coinvolta in esposizioni anche l’importante galleria d’arte Moitre. Dove dal 17 al 30 marzo ci sarà una personale della video artista e performer Eleonora Manca dal titolo “Vedersi visti” che si collegherà a tavole rotonde con la facoltà umanistica e esperti di cinema e media.

Steve Della Casa invita sul palco Grazia Paganelli, che insieme a Stefano Boni si è occupata di selezionare i film per le retrospettive. Dei film/autoritratti cinematografici realizzati negli ultimi vent’anni da registi come Jan-Luc Godard e Walter Herzog.

Altro importante evento è stato organizzato da Silvia Nugara e saranno le proiezione dei film e documentari della regista e autrice Françoise Romand. Importante e stranamente poco conosciuta in Italia. La selezione di film è stata fatta con il sostegno dell’Alliance Française di Torino. L’autrice sarà presente alle proiezioni e terrà una Masterclass all’Università degli studi di Torino.

Per chiudere la conferenza Steve Della Casa annuncia con aria commossa un evento che non avrebbe voluto fare, una retrospettiva sull’amico Beppe “Pe” Calopresti mancato lo scorso gennaio. Un grande artista, figura di riferimento del cinema indipendente italiano che nella sua carriera ha realizzato di tutto. La sua morte è stato un duro colpo per tutti gli appassionati di cinema torinese. Steve non avrebbe mai voluto dover fare un evento simile. Ma per la memoria dell’amico lo faranno meglio che possono e in un orario accessibile a tutti. Sabato 16 alle 17:30. La rassegna è stata curata da Claudio Paletto. Amico e collaboratore di Calopresti.

Il Sottodiciotto Film Festival inizia venerdì 15 per finire venerdì 22 marzo. L’orario è questo qui. L’ingresso alle proiezioni è gratuito. Venite e vedete, portate più gente possibile. Sarà una grande esperienza.