25 Ottobre 2018 23:16

VIEWFest 2018: tra Giappone, spilli, “incubi e visioni” notturni, va in archivio anche la 14^ edizione

Tra animazione, cinema, Giappone e temi sociali il ricco programma ha traghettato l’evento verso la nuova, avveniristica sede delle OGR

Passato il testimone alla 19^ conferenza internazionale

sulle nuove tecnologie digitali legate all’immagine

VIEW Fest, la consueta rassegna di tre giorni che fa da ideale ‘aperitivo’ che conduce all’abbuffata della Conference vera e propria, non ha deluso neanche quest’anno le aspettative.

Come sempre ottimo e abbondante il programma riservato alle scuole, con la proiezione degli ultimi blockbuster animati targati Pixar e Sony Pictures, “Coco” (accompagnato dal poetico e malinconico corto “BAO”) e “Hotel Transylvania 3”; ma anche il pubblico “generalista” più adulto non ha avuto da lamentarsi: da BlacKkKlansman”, l’ultimo, provocatorio Spike Lee, ai “ricchi asiatici svalvolati” del film di Jon M. Chu, la scelta non è certo mancata.

Rimanendo sul versante strettamente cinematografico, i pezzi forti sono stati senz’altro la proiezione dello stupendo lungometraggio “The Breadwinner-I racconti di Parvana” diretto da Nora Twomey (che sarà anche una delle stelle di VIEW Conference, protagonista di un talk e di un panel sulle donne dell’animazione) e quella dello struggente documentario “Haiku on a plum tree” di Mujah Maraini Melehi, nipote della scrittrice Dacia che si ritrovò bambina, insieme alle sorelle Yuki e Toni (la madre di Mujah) rinchiusa in un campo di prigionia giapponese, a Nagoya, a causa del rifiuto dei genitori, la pittrice e poi gallerista Topazia Alliata, e il padre Fosco Maraini, illustre antropologo-etnologo e scrittore, di giurare fedeltà al regime fascista dopo l’8 settembre. Presentato da Emanuela Zilio, referente del progetto “Donne si fa Storia”, il film è un balsamo per gli occhi e per il cuore, impreziosito dalle musiche di Ryuichi Sakamoto e dalle ipnotiche scenografie di Basil Twist, ultimo cultore della tecnica teatrale degli schermi giapponesi.

In entrambi i casi, numerosi e sentiti gli applausi del pubblico.

Un vecchio amico di VIEW, Steven Muench, ci ha poi regalato un’altra anteprima nazionale: il documentario sul making of di uno dei film d’animazione più acclamati dell’ultima stagione, ovvero quel “Loving Vincent” il cui “Impossibile Dream” è stato realizzato in otto lunghi anni di ricerche accurate e applicazione tecnica sulle opere dell’immortale pittore Van Gogh.

Pubblico che ha potuto anche quest’anno rimanere a bocca aperta di fronte all’eccezionale selezione di cortometraggi provenienti dal Concorso internazionale del Siggraph e dalla produzione del National Film Board canadese, presentati da Larry Bafia, direttore dell’Electronic Theater del Siggraph e dal Direttore tecnico dell’NFB, Eloi Champagne, entrambi illustrissimi ospiti della Conference.

E poi altra sperimentazione, nuove frontiere della grafica digitale e dello storytelling, con le anteprime dello short in CG/3D “La Noria” di Carlos Baena, realizzato con l’apporto della piattaforma on line Artella (di cui Carlos) e di “HERO” di Daniel M. Lara, realizzato con l’imminente Grease Pencil di Blender 2.8 e finanziato da Blender Cloud.

Tanto giappone nel VIEWFest 2018: dalle (dis)armonie “colorate” e le vocalità ipnotiche di “IRO”, nuovo album di Project-TO presentato tramite performance live e immersiva negli ambienti del cinema Massimo, alla mini retrospettiva dedicata al grande regista nipponico Isao Takahata, scomparso ad aprile e di cui abbiamo rivisto, non senza un pizzico di commozione, “Pom Poko” e “La storia della principessa splendente”; allo stesso Takahata è stato dedicato, nella mattina di domenica, un convegno di quattro ore che ha riscosse un notevole successo, patrocinato anche dal Consolato Generale del Giappone a Milano e dall’Istituto Giapponese di Cultura di Roma: “Lo specchio del Tanuki”.

Il simposio ha rappresentato anche un’ideale collaudo per la nuova sede di VIEW Conference, ovvero le OGR-Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo 22, struttura imponente quanto avveniristica che da domani ospiterà artisti quali Hans Zimmer, Dennis Muren, John Gaeta, Danielle Feinberg, Mireille Soria, Marino Guarnieri, Alex Williams, Jan Pinkava e Glen McIntosh, e che in questa occasione, oltre al tributo a Takahata, ha ospitato un evento a suo modo altrettanto eccezionale: la masterclass di Alexandre Noyer, ultimo costruttore di “schermi di spilli” secondo il metodo “Alexeieff&Parker”.

Quanti hanno potuto mettere mano a questo incredibile strumento per ottenere autentiche “incisioni animate” ha confermato trattarsi di un’esperienza unica e affascinante, che grazie a VIEW è stata concessa anche al pubblico torinese.

Eventi forse un po’ penalizzati dalla collocazione oraria, ma comunque capaci di attirare un buon numero di “irriducibili” appassionati di animazione e di temi sociali e culturali, sono stati l’anteprima assoluta italiana del “musical biblico-femminista” di Nina Paley, ovvero “Seder Masochism”, arguta ed esilarante riflessione sul patriarcato e sui legami famigliari; e poi la piccola quanto coraggiosa raccolta di corti a tema “migrazione e memoria” che ha visto riuniti insieme artisti di ieri e di oggi, da Gibba a Michele Bernardi, nell’affrescare l’immagine di un Paese, o di un Mondo, forse tuttora incapace di imparare dai propri, sistematici errori: in occasione degli Awwards, a VIEW è stata tra l’altro anche lanciata una “chiamata alle armi” per artisti contro il razzismo e l’intolleranza, perché l’ALTRO, il “diverso”, prima o poi, potremmo diventarlo (ancora una volta) proprio noi.

VIEW è anche questo: una finestra sulla realtà, sotto ogni angolo\, prospettiva e sfumatura.

Per non dimenticare.

Mai.

FEST dunque saluta e ci da appuntamento all’anno prossimo…

And now, Conference… we let You GO!

#CometoVIEWtheFuture

VIEW Conference, evento internazionale di riferimento relativo a Computer Grafica, storytelling interattivo e immersivo, Animazione, Effetti Visivi, Videogames, Realtà Virtuale, Mista e Aumentata, porta ogni anno i migliori professionisti di questi settori in Italia, riunendoli nella meravigliosa e suggestiva città di Torino nel corso di una settimana ricca di incontri, presentazioni, tavole rotonde e laboratori.

VIEW Conference e VIEWFest sono progetti realizzati con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, e Città di Torino.

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VIEW Fest, 19-21 ottobre

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