In un’Italia che sembra chiudersi sempre di più, dove il negare aiuto a chi scappa da situazioni drammatiche viene considerato giusto da un numero crescente di persone e dove le leggi più antiche di ospitalità e soccorso vengono sempre più criticate, negate e considerate dannose la città di Riace, con la sua accorta politica d’integrazione, costituiva un esempio contrario splendente di umanità, civiltà e intelligenza.
Ma questo esempio, noto e ammirato in tutto il mondo, è stato minato dall’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace che per le sue politiche d’integrazione era figurato nel 2016 nella lista Fortune dei leader più influenti del mondo e nel 2017 aveva ricevuto il Premio per la Pace di Dresda.
Una condanna agli arresti domiciliari poi trasformata in divieto di dimora nella città che ha amministrato e fatto rinascere da una situazione di crisi e progressivo abbandono del territorio. Una condanna che suona come un esilio, un confino e una beffa crudele messa a punto contro un’amministrazione che, nel suo operato, dimostrava la possibilità d’integrazione multietnica in una città che, tra l’altro, coraggiosamente e da sola si è costituita da anni parte civile contro l’ndrangheta.
Questi fatti hanno indignato e scosso l’anima di quella parte della popolazione italiana ancora convinta dell’importanza dell’aiutare il prossimo. Portando dimostrazioni di solidarietà al sindaco di Riace in alcuni casi davvero commoventi e provenienti dalla cittadinanza di Riace, dai colleghi sindaci, da intellettuali, artisti e tanta gente comune a cui l’arresto, l’esilio e il confino del sindaco/ eroe non sembra assolutamente accettabile.
Tra le tante iniziative chi scrive è felice di poter segnalare quella nata da Andrea Mannino, regista del corto d’animazione “New Neighbours”. Corto realizzato assieme a Sara Burgio e Giacomo Rinaldi, vincitore di premi e selezionato in molti festival, con cui Andrea, Sara e Giacomo si sono diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino dipartimento animazione e che, utilizzando lo stile dei cartoon in b/n anni ’30, racconta di due vicini che si detestano perché di paesi diversi e iniziano una ridicola separazione del giardino mettendo così a rischio la sicurezza delle loro famiglie. Al regista si sono subito uniti: Lorenzo Latrofa e Massimiliano Di Lauro, rispettivamente regista e visual artist del cortometraggio animato vincitore del Premio MigrArti “La nostra storia”, che racconta della migrazione di una famiglia in fuga da guerra e povertà. Seguiti da illustratori e fumettisti. Tra questi anche nomi come l’illustratore Manfredi Ciminale e il fumettista Francesco Guarnaccia.
Il regista di “New Neighbours” ha trovato terribile sia la vicenda che l’approvazione e la firma (casualmente avvenuta pochi giorni dopo l’arresto di Mimmo Lucano) di Mattarella del Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza. Un decreto legge che rappresenta una drastica stretta sui diritti umanitari degli immigrati e ha provocato la reazione di associazioni umanitarie, di magistrati come Domenico Gallo e di vari esponenti della Chiesa.
Assieme all’avvocatessa e amica Chiara Cavallaro hanno deciso di lanciare una petizione su change.org per fare un’appello al Parlamento ed evitare che il Decreto Salvini diventi legge.
Il lancio della petizione è stato fatto oggi, giovedì 18 ottobre (la potete trovare qui).
Contemporaneamente alla petizione hanno pubblicato un Account Instagram che raccoglie i contributi di artisti del fumetto, dell’illustrazione e dell’animazione italiana che vogliono esprimersi a favore dei diretti degli immigrati o si sono espressi a favore della figura del migrante.
Una possibilità di risposta aperta che servirà non solo a promuovere la petizione, ma offre la possibilità di esprimere artisticamente lo stato d’animo di chi assiste al progressivo indurimento del paese e non lo trova giusto o ne è spaventato e indignato.
L’account raccoglierà estratti di fumetti, illustrazioni e poster di film d’animazione di autori italiani che, in qualche modo, hanno parlato o vogliono parlare dell’essere migranti. Verranno pubblicati menzionando l’opera e taggando l’artista che ha sposato la causa.
L’account si chiamerà disegnidifrontiera – animatori, illustratori e fumettisti a favore dei migranti – e lo scopo, oltre a manifestare l’unione di artisti a favore di chi arriva in Italia per cercare una vita più degna, è far sì che questa vetrina virtuale stimoli tutta la comunità dei disegnatori di instagram.
Chi vorrà sostenere i temi dell’accoglienza ed esprimere il proprio dissenso verso le politiche di chiusura, potrà pubblicare disegni usando l’hashtag #disegnidifrontiera.
La petizione e l’account Instagram sono due iniziative separate, ma la loro pubblicazione in parallelo è un messaggio di mobilitazione sociale per l’accoglienza. L’idea non si rifà a un’ideologia politica ma nasce unicamente dal desiderio di poter esprimere la contrarietà al modo con cui si stanno trattando problemi come accoglienza e immigrazione.
Chi volesse mandare del materiale può farlo scrivendo un’email a disegnidifrontiera@gmail.com .
Non smettiamo di sperare nel futuro.
Pierpaolo Di Camillo. 18/10/2018