1 Ottobre 2018 13:23

SettanTEX !

Tex Willer compie SETTANT’ANNI e continua ad essere MOLTO più vispo della maggior parte di noi (e ciò è sottilmente inquietante!)
Se volete leggiucchiare un paio di considerazioni sul tema redatte dal sottoscritto dopo la terza tequila al baretto di El Morisco, leggete pure qua sotto, companeros!
Hasta luego!

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La notizia era nell’aria, preannunciata e anticipata da analoghe, inquietanti ‘voci di corridoio’… l’orso Yogi che varca la soglia dei sessanta secolo, il buon vecchio Ezechiele Lupo che, con il suo proverbiale soffio, spegne ben ottantacinque candeline e infine TA-DAAAH ! la notizia ferale: TEX compie settant’anni!

Lo confesso: la mia primissima reazione è stata: “Belìn, ma allora Kit Carson quanti ne compie, duecento?”  poi però mi sono soffermato a pensare a lui, Aquila della Notte, il marmoreo e monolitico protagonista della serie e mi sono preoccupato un po’!

Perché, parliamoci chiaro, Tex non è pronto ad avere settant’anni! Lui sta bene lì, in quell’imprecisata, giovanile maturità fra i trenta e i quaranta che gli permette di cavalcare come un dannato, sparar pistolettate ai ‘Tizzoni d’Inferno’ di turno e strafogarsi di bistecche-alte-due-dita e patatine fritte, senza dimenticare la birra gelata e la sigarettina da dopopranzo, in barba al salutismo del nostro sfigatissimo XXI secolo!

Cosa dovrebbe fare un ‘ranger’ come lui al giro di boa dei settanta? Per di più in quel ruvido e rustico scorcio di spazio-tempo che era il Far West di metà ottocento, quando la maggior parte delle persone normali, già intorno ai quaranta aveva l’aspetto di mio nonno?

Vabbèh, tanto per cominciare dovrebbe trovarsi un buon medico della mutua e farsi prescrivere una dieta adeguata: niente più bistecconi di manzo e birre gelate ma qualcosina di più, come dire?, macrobiotico: “ Guardi, sig.Willer, un bel petto di pollo bollito con contorno di carotine lesse e una birra analcoolica… non si renderà neppure conto della differenz…”  BANG! BANG! BANG! “ Kiiit! Chiama un altro dietologo! “

E poi, che altro? Ah sì! Basta sparatorie, ché il fumo delle Colt, come le sigarette, nuoce ai polmoni, basta caffè, ché rende nervosi e soprattutto smettiamola una buona volta con quei bivacchi nella prateria, al freddo e al gelo! E se proprio bisogna dormire all’aperto, perché ci sono i mescaleros da catturare e non c’è tempo di cercare un alberghetto o una pensioncina, il nostro settantTex dovrebbe almeno indossare un golfino e la maglietta della salute!

Basta! Non ce la faccio più! L’immagine di Tex con la maglietta della salute è troppo anche per la mia fantasia malata!

Il fatto è che ci sono personaggi della fantasia cui anche la qualifica di ‘immortale’ va stretta. Topolino, Diabolik, Tex Willer, creature fatte del tessuto dei sogni, ‘persone’ di carta e inchiostro che continuano a popolare l’immaginario e che non possono invecchiare perché proprio dalla nostra mente collettiva di inguaribili sognatori traggono gioventù, baldanza e indomita energia.

Ho visto persone seriosissime, professionisti dall’implacabile rigore per cui anche il Modulo 740 è una lettura troppo frivola ammettere candidamente: “Fumetti? NOOO-OO! Non leggo fumetti!…ma qualche volta leggo il Tex…”

 Per questa ragione non vedremo mai Aquila della Notte giocare a bocce con Zagor e Capitan Miki presso il Circolo dei Pensionati di Durango, né ci capiterà mai di sentirlo battibeccare con Mefisto su chi abbia barato a scopa!

Per il medesimo motivo, nonostante il ‘look sciupafemmine’ alla Gary Cooper, Tex continuerà a non ‘cuccare’ e a trascorrere tristi notti solitarie, al massimo in compagnia di Carson, che non è proprio una bellezza e per di più russa come un cammello! Perché Tex Willer, accasato con qualche bella ranchera, romperebbe l’incantesimo e trasformerebbe il virile far West di stampo Bonelliano in una leziosa replica di ‘Quella casa nella prateria’ con effetti fumettisticamente catastrofici!

Il ‘piccolo Kit’ non diventerà mai sufficientemente grande da farsi una famiglia, e questo è un vero peccato, perché Nonno Tex avrebbe sicuramente una montagna di storie da raccontare ai nipotini…

Il vecchio ‘Capelli d’Argento’ Carson non arriverà mai a riscuotere l’agognata pensione (a proposito: c’era il trattamento pensionistico per i rangers?) e dovrà continuare a far da spalla ‘frizzante’ al monolitico protagonista, ma questa, almeno per noi, è un’ottima notizia perché, ammettiamolo!, senza Kit Carson sarebbe difficile sopportare per più di cinque minuti il buon Tex che, in quanto a seriosità, sembra dar dei punti all’avveniristico musone Nathan Never!

La tecnologia continuerà a segnare il passo: al di là dei vari, sporadici Mad Doctors (invero più attinenti all’universo Zagoriano) i massimi esponenti del progresso continueranno ad essere il ‘Filo che Canta’ e il ‘Cavallo d’acciaio’… nessuno si sognerà mai di spaccare le scatole con Internet o FaceBook e la probabilità di beccarsi un virus sarà infinitamente inferiore all’intossicazione da piombo ad opera dei pistoleros di turno.

Insomma… Tex Willer compie settant’anni ma siamo NOI che ci lamentiamo per i reumatismi, la pancetta o la calvizie incipiente, che ci preoccupiamo per il mutuo, le tasse e la curva dell’inflazione…

Lui, Aquila della notte se ne sta lì, a cavallo, sul ciglio della lunga strada fra la via Emilia e il West e ci guarda con quel suo mezzo sorriso, la sigaretta appiccicata all’angolo della bocca, e sembra dire: “Poveri beccaccioni!”

Hasta luego, Companeros!