26 Agosto 2018 11:00

Riascoltando Vincino, il Maestro

E’ passata poco meno di una settimana  dalla scomparsa di  Vincino. ma non si fermano gli omaggi ed i ricordi dedicati al fumettista palermitano.  Infaticabile, come è stato ricordato ha lavorato fino all’ultimo giorno della sua esistenza terrena, Vincino ha partecipato questa estate ad alcune presentazioni del suo ultimo libro un’autobiografia ” Mi Chiamavano Togliatti – Autobiografia Disegnata a Dispense” ( edito da Utet), che è anche un racconto degli ultimi 40 anni della storia italiana visto da un punto di vista unico. Non quello di un eroe ma quello, al contrario di un uomo normale, che “non ha fatto la storia ma l’ha raccontata, combattuta e spesso subita”. Sempre riflettendo su di essa. Dovendo conciliare pragmaticamente ideali e necessità della vita. Il che non è mai accettato facilmente da chi semplicemente “osserva e giudica”.  Il primo incontro è avvenuto a Roma, il 16 luglio, con l’introduzione del bravo Luca Raffaelli e di Giuliano Ferrara. Lo trovate clikkando nella foto della copertina.

L’incontro di Latina è avvenuto, il 22 luglio, nell’ambito del Festival presente anche Rita Bernardini, molto cara a Vincino, il sindaco Coletta e Alessio Falconio e Massimiliano Coccia di Radio Radicale, nel cui archivio questi filmati sono custoditi.

Sono registrazioni belle e piene di verve ed humor.   Nessuno degli amici di Vincino ignorava le sue condizioni, ma nessuno voleva farle pesare. Nè a lui nè al pubblico.

Un sentito ringraziamento a Luca Raffaelli e Cinzia Leone, che hanno condiviso la bella foto della storica Redazione del Male che trovate in apertura. ( Vincino è il primo in alto a sinistra). A Natangelo, a cui abbiamo “rubato” la foto della copertina del volume e vi rimandiamo al suo saluto al Maestro.

E davvero, mentre lo riascoltavamo, ci siamo anche noi chiesti: è davvero morto Vincino? Non riusciamo a crederlo. La nostra solidarietà a sua moglie Giovanna, alle sue figlie.

 

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