2 Luglio 2018 16:13

Marzari… Spaziale

CLICK QUA PER ASCOLTARE “L’ASTRONAUTA”

Cronache di ordinaria FantaFollia MultiMultiMultimediale
Giuseppe Marzari
 era un genio! Magari un genio in minore ma non per questo ha un posto meno importante nel mio cuore di Zeneize.

Era un omarino dall’aria mite e dal cappotto sempre troppo largo che – in tempi preistorici – si esibiva nella Nobile Arte dell’Avanspettacolo.

Sulle orme di Tino Scotti, Ettore Petrolini, Gilberto Govi e mille altri cantori dell’immaginifico tesseva abili ed agili pastiches di testo, canzonette, rime e stornelli sui più vari argomenti dell’universo genovese.

Suo elemento caratterizzante era  uno humor frizzante,  ironico,  talora perfidetto ma mai gratuitamente “cattivo” e la sua tavolozza spaziava dalla quotidianità, allo sport, a vizi&vitù fino ai Massimi Sistemi e – roba da non credere – fino alla fantascienza!

“L’Astronauta” è uno dei suoi ‘pezzi’ che – da appassionato di SF – ho sempre amato tantissimo: si era al tempo (anni ’60)  delle prime avventure spaziali e il nostro si divertì a immaginare  un Cristoforo Colombo degli Spazi Inesplorati che, con la sua Caravella/Arca Spaziale esplorasse le reazioni degli animali allo Spazio Cosmico. Ulteriore ironia: le Stazioni Spaziali e le Basi a Terra del nostro astronauta corrispondono a reali fermate del tram nella Genova di quei tempi!

Mi sarebbe piaciuto tantissimo condivdere con voi questo pezzo di Fanta-Cabaret d’antan ma – mystero dei mysteri – sul web/google/youtube NON sono riuscito a trovare il fantomatico “Astronauta”… Che fare?

Avevo una vetusta audiocassetta su cui mio papà aveva riversato (da un arcaico 45 giri in vinile ) il pezzo in questione… Ho registrato l’audiocassetta con il telefonino, ho trasportato il file dal cellulare al PC e… eccolo qua!
Buon ascolto spaziotemporale a tutti voi!

P.S.
A fine registrazione è rimasta la mia voce che blatera per un attimo… perdonatemi!

4 risposte a “Marzari… Spaziale”

  1. Grandissimo Marzari !
    Vidi un suo spettacolo dal vivo nei primi anni sessanta, sulla piazza della chiesa di Largo Merlo, dove si esibì insieme al Trio Universal.
    Indimenticabile il suo personaggio radiofonico “Ö sciö Ratella” (il signor Lite, per i non genovesi) che recitava così: “Vou dîxe u sciû Ratèlla ch’a fôa a l’é senpre quella: pe fâ anâ e côse drîte ghe vœ ‘na bèlla lîte” (ve lo dice il signor Lite che la favola è sempre quella, per far andare le cose dritte ci vuole una bella lite).
    Aveva un solo (grande) difetto: era doriano…
    Saluti,
    Chicco

    1. Belin Chicco, ma questa è sincronicità! Io a Largo Merlo ci son nato!
      In verità son nato in via Pinetti, che da Largo merlo parte per giungere le inarrivabil Altezze di Quezzi Alta…
      Mi fa assai piacere che tu abbia apprezzato “L’Astronauta” e un po’ ti invidio l’aver potuto ascoltare dal vivo il mitico Marzari!
      Abrassi zeneizi! :-)

      1. Belin allora !
        In via Piero Pinetti ci sono andato ad abitare quando mi sono sposato, nell’ormai lontano 1976…comunque io sono un marassino doc :-)
        Ciao e alla prossima,
        Chicco

        1. Io ero “fra color che son sopspesi”… fra Marassi e Quezzi. Da piccolo per me Marassi era già “Città” mentre Quezzi alta e dintorni erano la “jungla Salgariana” dove mi inrebigavo in labirintiche passeggiate da ragazzino. Mi affascinava il modo in cui – nell’arco di pochi metri – la città cedeva il passo alla campagna, le crose che portavano fra fasce e fascette fino ad arrivare generlamente alla Torre di Quezzi: un mix – nella mia fantasia – fra un nuraghe e la torretta di avvistamento di Sandokan :-)
          Bèli tempi, figgioeu!
          Buoni Fumetti, Chicco!
          Moise

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