Per lo meno questa, in estrema sintesi, è la situazione denunciata nella francofonia in occasione del grande festival. Stando a quel che si può leggere dalle fonti citate qui di seguito, il 36% dei fumettisti vive sotto la soglia di povertà, il 56% lavora anche nel fine settimana almeno tre volte al mese, il 53% guadagna meno del salario minimo e quello del fumettista è considerato un lavoro precario. Lamentano anche di non essere correttamente retribuiti per quel che il lavoro rende e di essere sfruttati durante i festival…
Fa impressione leggere dati di questo tipo qui in Italia, dove di dati proprio non se ne parla per niente.
Fonte 0: http://www.actuabd.com/En-2017-le-marche-de-la-bande-dessinee-fait-son-plus-gros-score-depuis-10-ans
Fonte 2: http://www.liberation.fr/debats/2018/01/23/auteurs-de-bd-en-danger_1624621
Fonte 3: https://collectifartistesauteurs.tumblr.com/
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