17 Agosto 2017 07:30

Il ritorno di Duck Tales colpisce tutti. WOO-OO!

Sabato 12 agosto sono stati trasmessi negli USA i primi due episodi del reboot della celebre serie Disney “Duck Tales”.

Quando si parla di fare il reboot di una serie amata nella nostra infanzia la prima cosa che viene istintivo fare è mettersi le mani ai capelli chiedendosi perché debbano farlo.

Per questo un reeboot delle “Duck Tales” faceva preoccupare i più. Soprattutto pensando a certi pessimi reeboot di serie animate famose fatte negli ultimi anni.

Ma la Disney non ha sbagliato. Ha messo a lavoro alcuni dei suoi creativi migliori e affidato tutto a loro. Hanno garantito una maggiore fedeltà alle storie a fumetti classiche di Carl Barks e del suo erede Don Rosa e fatto un totale restiling dei personaggi affidato il carachter design a artisti che non solo sono bravi ma amavano la precedente serie prima tra tutti la Co-regista/carachter design e addetta agli storyboard Dana Terrace.

Il risultato è stato al di sopra di ogni previsione.

Tutto è sotto il segno dell’avventura. Il disegno moderno, spigoloso e tanto diverso dal tondo precedente, è risultato fantastico in animazione e le personalità dei personaggi sono state rese più interessanti e profonde.

Tutto inizia quando Paperino, che vive in una barca ormeggiata in porto con i nipoti, deve prepararsi per un colloquio di lavoro. Qui e Qua lo aiutano a prepararsi, ma l’iperprotettivo zio si rende conto che non appena andrà via Quo avvierà la nave per andare da qualsiasi parte non sia la noiosa baia dove sono.

Paperino decide di affidarli allo zio Paperone, si capisce che la scelta non gli piace e che i nipotini non hanno mai conosciuto il prozio.

Alcuni avvoltoi della finanza.

Paperone vive tra l’ufficio/deposito e la sua enorme e lussuosa villa/museo. Nonostante non vada d’accordo col nipote si prenderà cura dei nipotini, ma le loro domande lo innervosiscono e i tre finiscono a annoiarsi chiusi in una stanza.

Usciti incontrano Gaia, parerotta coetanea che ama l’avventura, nipote dell’energica governante della case e grande appassionata della storia di De Paperoni. Con lei i tre iniziano a scoprire la storia della loro famiglia. Scoprono che il loro prozio ha realmente vissuto mille avventure e fanno tornare a Paperone la voglia di gettarsi in nuove imprese, questo senza dirlo a Paperino, che non vuole finiscano in situazioni pericolose.

Per alcuni versi la storia appare simile al primo episodio della vecchia serie, ma le differenze sono decine.

Una 500 con un tizio vagamente familiare presente in un frammento iniziale. Grandi anche nelle citazioni.

I tre nipoti hanno caratteri molto differenti, cosa già tentata nella serie/disastro Quack Pack, ma fatta decisamente meglio.

Viene naturale accettare le loro personalità e il modo di essere diversi l’uno dall’altro è reso perfettamente non solo dalle piccole differenze nel vestire ma anche delle espressioni facciali e con la mimica generale del corpo.

Colto il riferimento a “Tales Spin”?

Qui è l’entusiasta, un po’ ingenuo e ossessivo/compulsivo, che tenta di programmare le cose e segue gli altri nelle imprese confondendosi ma riesce a capire quando stanno per fare qualcosa di stupido e pericoloso.

Quo è l’iperattivo avventuroso e intelligente che vuole sfidare il pericolo e risolve gli enigmi col ragionamento. Sa sempre cosa fare e non si perde d’animo in qualsiasi situazione si trovi. Entra subito in sintonia con lo Zio Paperone.

Qua è “il cattivo” del gruppo, ovvero quello sarcastico con la la battuta tagliente sempre pronta, tendente a trasgredire le regole, piuttosto avido e pronto a suggerire consigli di vita sicuramente utili ma non sempre onesti (quasi subito il preferito dai fans).

Gaia appare subito come una bambina d’azione. Desidera diventare un’esploratrice ma vive in una casa isolata e lontana da altri bambini con la nonna che non la porta mai da nessuna parte. È quindi ben felice di fare avere amici. La sua passione per la vita di Paperone le ha fatto riempire la camera di schemi per ricostruirne le gesta. La nonna le ha insegnato come difendersi e essere pronta a tutto.

Da subito interessa il rapporto tra Paperino e Paperone, misteriosamente difficile. Forse a causa di un’avventura finita male nel passato Paperino vede lo zio come un avventuriero irresponsabile che non si cura affatto della famiglia.

Paperino adora i suoi nipoti, ha con se loro foto e filmati che mostra in giro e tenta di tenerli al sicuro il più possibile esagerando talmente che i tre ne sono infastiditi. Questo conservando il suo carattere irascibile che lo fa finire facilmente dei guai e mostrando una capacità nel fare le cose poco vista in animazione.

Paperone è il papero più avventuroso del mondo, si definisce Il più duro dei duri e il più furbo dei furbi e nonostante si sia ritirato dall’avventura non ne può evidentemente più di stare dietro a una scrivania e non aspetta altro che l’occasione per partire. Sa fare piani dettagliati e improvvisare quando capita qualcosa d’improvviso.

Una cosa davvero bella è vedere la quantità di riferimenti ai fumetti e all’opera di Barks presente. I quadri nella villa di Paperone sono quasi tutti ispirati a quadri dipinti dal maestro, anche la palette di colori si avvicina agli scintillanti toni a olio che l’uomo dei paperi era solito usare. Si vedono luoghi come il bar di Morning Joe dove nelle tavole domenicali Paperone era solito scrocc… bere più caffè possibile allo minimo prezzo e oggetti provenienti da storie celebri.

Ma oltre a Barks c’è Don Rosa con tutto il suo lavoro sulla saga di Paperone. Alberi genealogici, ritratti dei genitori messi in sala da pranzo, le foto della sorella Ortensia e Quackmore Duck (i genitori di Paperino) insieme a riferimenti agli episodi più memorabili della serie animata precedente. Una vera gioia per gli appassionati.

Per ora i personaggi presentati sono pochi e come  i nemici storici, ancora più agguerriti che nei fumetti, appariranno lentamente lungo la stagione.

È presente una mistero di famiglia che promette di essere sorprendente, emozionante e pieno di rivelazioni, magari tristi, sul passato di Paperone e perché  Paperino non si fidi di lui e sia così iperprotettivo con i nipoti.

Perchè alla Disney non bastava fare un reboot, ha dovuto fare un’esaltazione del mondo dei paperi che in due episodi promette di essere la serie preferita di una nuova generazione!

Penso sia la prima volta che un reboot non riceve critiche negative (Chi scrive ha cercato, ma niente). Quindi godiamoci l’immersione nell’avventura e negli affetti familiari sperando che per la versione italiana Paperone sia doppiato da qualcuno in grado di reggere il confronto con il mitico David Tennent.

DUCK TALES WOO-OO!!!

Life is like a hurricane here in Duckburg
Race cars, lasers, aeroplanes, it’s a duck-blur!
Might solve a mystery
Or rewrite history!

DuckTales! Woo-oo!
Everyday they’re out there making
DuckTales! Woo-oo!
Tales of derring-do, bad and good
Luck Tales!

D-d-d danger lurks behind you
There’s a stranger out to find you
What to do, just grab on to some…

DuckTales! Woo-oo!
Everyday they’re out there making
DuckTales! Woo-oo!
Tales of derring-do, bad and good
DuckTales! Woo-oo!

Not pony tales or cotton tales, no,
DuckTales! Woo-oo!

E il resto della serie da Settembre in poi.