20 Luglio 2017 11:23

“Per strappare la gente dalle case…”: i “Motori ruggenti” con cui l’Italia riprese a correre

Motori Ruggenti: 95 anni di passione per la velocità e le auto in Italia dalla Topolino a Saetta McQueen Nelle sale martedì 25 e mercoledì 26 luglio

 

“Il sogno di correre? L’ho realizzato grazie a mio padre”
I piloti Giancarlo Fisichella e Prisca Taruffi raccontano la loro esperienza alla presentazione del documentario di Marco Spagnoli.

La Mille Miglia del ’48.

Motori Ruggenti, l’avvincente progetto firmato The Walt Disney Company Italia in associazione con Top Ten Group, uscirà nelle sale martedì 25 e mercoledì 26 luglio. Scritto e diretto da Marco Spagnoli, il documentario celebra la passione tutta italiana per le auto, un legame antico e profondo raccontato attraverso le testimonianze dirette di una serie di protagonisti d’eccezione.

Fra cultura pop, spettacolo ed emozioni, grandi campioni e visionari ingegneri, tecnologia del passato e del futuro, Motori Ruggenti anticipa l’uscita nelle sale di Cars 3 (14 settembre) e traccia una storia dell’influenza di Disney sull’Italia, passando attraverso la mitica 500 A ‘Topolino’, che nel 1936 ha iniziato la motorizzazione di massa in Italia, fino ad arrivare a Saetta McQueen, personaggio così amato da essere diventato la macchinina più venduta di tutti i tempi nel nostro Paese.

Motori Ruggenti è un progetto basato su interviste e materiali di repertorio, principalmente, proveniente dall’Archivio di Quattro Ruote e da quello dell’Istituto Luce, ma non solo: i personaggi del mondo delle corse automobilistiche, del cinema, del web e del giornalismo accompagnano il pubblico alla scoperta di questa passione per i motori attraverso le varie epoche.

Alla conferenza stampa del film documentario: da sinistra, il regista Marco Spagnoli, i piloti Prisca Taruffi e Marco Fisichella, lo storico Federico Paolini e la “voce” italiana di Saetta McQueen, Massimiliano Manfredi. (Fonte foto: BestMovie)

Ho ereditato la passione per le auto da mio padre – ha spiegato il pilota Giancarlo Fisichella nel corso della conferenza stampa di presentazione del documentario – Già a cinque anni sedevo al suo fianco per vedere le gare in televisione. Sono fortunato ad aver realizzato il mio sogno di bambino: diventare un pilota. A molti la velocità fa paura, per quanto mi riguarda invece è parte di ciò che sono e della passione che nutro da sempre per le auto. Grazie al documentario di Marco Spagnoli ho imparato tante cose anche in questo campo, è incredibile immaginare come si potrebbero evolvere le auto nel prossimo futuro”.

“Anche io ho nel DNA la passione per la corsa e la devo a mio padre – ha spiegato Prisca Taruffi, campionessa di rally e figlia di Piero Taruffi, straordinario pilota, collaudatore e progettista – Era un uomo incredibile: l’auto a forma di siluro, che si vede nel documentario, l’ha realizzata nel garage di casa ottenendo poi numerosi record di velocità. Oltre un certo limite, si percepisce che l’auto è un prolungamento della tua persona. Per chi ha subito traumi o incidenti, l’ideale è riavvicinarsi alla guida con corsi di guida sicura che ti portano ad affrontare la guida simulando situazioni di pericolo al fianco di piloti esperti”.

Il tema della passione per auto e motori attraversa l’intero documentario ma è emerso in maniera spontanea in tutte le interviste che abbiamo realizzato, senza che noi insistessimo – ha detto il regista Marco Spagnoli Nel corso della realizzazione, ho anche provato il brivido delle alte velocità, e ho scoperto di non saper guidare, portare un mezzo in pista a certi livelli è tutta un’altra cosa e un’esperienza unica”.

L’automobile rappresenta il Paese e le sue contraddizioni – ha sottolineato lo storico Federico Paolini, autore di numerosi saggi e articoli sul tema, a cui il documentario attinge – L’entusiasmo per i motori è ancora vivo e forte in Italia, ma naturalmente si è evoluto. Il fenomeno del car sharing non decolla ancora del tutto perché tendiamo, in particolare le vecchie generazioni, a rappresentarci attraverso la nostra auto”.

“Ho lavorato come doppiatore in film molto noti – ha raccontato Massimiliano Manfredi, narratore di Motori Ruggenti e voce italiana di Saetta McQueenMa la cosa meravigliosa è scoprire che molti, quasi tutti bambini, mi riconoscono per Cars. Il doppiaggio in un film d’animazione richiede notevoli capacità di interpretare, un grande sforzo per entrare nei personaggi e dar loro vita”.

[n.d.G.: chi scrive, che non è appassionato di motori (manco guida) ma vive comunque in Italia, e comunque “Cars” (1 e 3) gli sono piaciuti (assai!), vuole tributare un omaggio agli “eroi delle 4 ruote” tramite questa indimenticabile, epica canzone del duo Dalla/Roversi]: