12 Aprile 2017 07:46

In edicola l’Obiettivo è la Luna!

Arrivano gli anni 50! Tintin e i suoi amici tentano di arrivare sulla Luna prima degli americani. Ci riusciranno? L’avventura Obiettivo Luna esce a puntate sul settimanale Tintin dal 30 marzo 1950 al 30 dicembre 1953. In realtà la pubblicazione è continuativa, sempre con lo stesso titolo, ma verrà divisa poi in due albi: Objectif Lune (uscito in libreria nel 1953) e On a marché sur la Lune (uscito in libreria nel 1954).

Solo avventura nello spazio alla Verne, o c’è altro? Ovviamente c’è altro: la Guerra Fredda fra le due superpotenze di allora, gli USA e l’URSS (sempre con lo spauracchio della guerra nucleare), grande guerra di spie e di ricerca continua di supremazia nei campi più diversi, comprese scienza e tecnologia. Ma la storia di Tintin è “esotismo assoluto”, come pare dicesse Hergé: altro che Luna (ci arriveremo solo nel 1969 con un programma partito nel 1959)! Nemmeno il primo satellite sovietico (lo Sputnik) era ancora stato lanciato nel 1954: partirà solo nel 1957. Hergé si affida, per gli aspetti tecnologici di questa missione (tanto sognata dall’umanità), alla documentazione che soprattutto l’agenzia spaziale statunitense (la NASA) diffonde tramite le riviste di settore, e pare che l’autore avesse in mente questo racconto fin dal 1946. Nella finzione narrativa è soprattutto il genio del professor Girasole a rendere concreta la missione. Ovvio che spie delle grandi potenze cerchino di sottrargliela in tutti i modi!

I due albi da libreria avranno le classiche 62 pagine ciascuno. Questo porterà al taglio di alcune scene, rispetto alla pubblicazione su rivista, e anche al miglioramento di altre.

E gli astronauti che realmente (15 anni più tardi) metteranno piede sul nostro satellite, firmeranno con entusiasmo la copia di questa storia, che contribuì a far nascere in molti bambini il desiderio di viaggiare nello spazio.

Il razzo lunare di Trifone Girasole ricorda le V2 tedesche, con i grandi quadratoni rossi e bianchi come molti razzi realizzati nel dopo guerra. La base di ricerca nascosta fra le montagne della Syldavia, richiama alla mente il centro nucleare di Oak Ridge, che negli anni 40 servì alla realizzazione del progetto Manhattan degli Stati Uniti.

Puoi trovare altra documentazione e curiosità qui:
http://fr.tintin.com/albums/show/id/16/page/0/0/objectif-lune

Se non conosci il francese puoi aggiustarti con Google Traduttore (o simili), oppure limitarti alle immagini, che sono auto esplicative.

E la prossima settimana… sulla Luna!

Foto Gianfranco Goria presso la Scuola Internazionale di Comics

Ed ecco una parte del mio consueto carteggio redazionale di quando lavoravo all’aderenza filologica della nuova versione italiana.

71- non che sia vitale, ma mancano i due puntini su “Halt!”. Però possiamo anche non dannarci per questo, ma visto che negli altri posti li mettiamo…

76- preferirei Tintin dicesse: “Sì… ehm… No… Cioé…” Piuttosto che “Sì… Ehm, cioè No…” perché mi sembra renda meglio lo stato confusionale. Altrimenti sembra che volesse dire No, invece semplicemente non sa cosa dire…

79- un vero peccato non avere in italiano un equivalente veramente equivalente di “renversant”… ci perdiamo la gag di fine pagina, ahinoi… ma proprio non trovo un avverbio adeguato che indichi sia il fatto di inciamparsi e cadere sia una grande emozione…

A pagina 90, non ricordo se l’avevo già segnalato, vignetta 7, la frase deve essere:
“Uno scheletro! Ah, ah!
Sta proprio andando
fuori dal binario, il
povero Dupont!”
 
e NON DunponD, giacché chi parla è DuponD e si rivolge a DuponT.
Lo si vede chiaramente dai baffi. :-)
Era un errore noto, che possiamo tranquillamente correggere.

Ok? Ok.

125- Occhio! “Mancano due minuti…” NON 10!

Ultima- Occhio! Sono 9 kilometri e 133 metri al secondo, oppure 9133 METRI al secondo, non kilometri! Sulla superficie della Terra la velocità di fuga è pari a circa 11,2 km/s (40320 km/h), e diminuisce man mano che ci si allontana. Per cui 9133 METRI al secondo. Correggere.

149- vignette 4 e 6: passaggio non lineare (come sempre quando ci son di mezzo i Dupondt): invece di “quindi voi non siete proprio adatti” che non risulta chiarissimo, direi “quindi voi non potete essere assunti” e “Non possiamo essere assunti! Chiaro no?”. Lo so che è un adattamento, rispetto all’originale. Ma mi pare che in italiano sia più chiaro e immediato.

150- nell’originale la minaccia è di lasciare i Dupondt “su una STELLA deserta” e non su un’isola. Mi pare più “contestualizzata”, come minaccia (assurda, naturalmente).

166- “tubicini” non “tubi”?

188- se c’è lo spazio io preferirei la scritta estesa “chilometri” invece di km., ma de gustibus…


Tutti gli albi in edicola:
https://www.afnews.info/wordpress/tag/tintinedicola/