5 Aprile 2017 07:52

In edicola c’è l’Oro Nero!

Magnifica occasione per approfondire la conoscenza di Tintin, questa pubblicazione in edicola della serie completa, nella nuova versione ritradotta a suo tempo da Giovanni Zucca (con la mia modesta collaborazione per l’aderenza filologica) da Rizzoli Lizard.
E allora avanti! Si cambia continente. Stavolta la storia che incrocia la Storia vedrà diverse versioni. Si comincia, pubblicando puntate in bianco e nero, il 28 settembre 1939 fino al 9 maggio 1940 sulle pagine del supplemento per ragazzi  le Petit Vingtième, quindi su Cœurs vaillants, in bianco e nero e poi a colori. E poi di nuovo, a colori, dal 16 settembre 1948 al 23 febbraio 1950 sul settimanale Tintin. Quindi una prima versione in albo nel 1950, con l’azione del racconto ambientata nella Palestina del primo dopoguerra sotto il protettorato britannico, poi una seconda versione in albo nel 1971, spostando la location in un paese arabo immaginario chiamato Khemed.


Una storia con diverse vite, quindi, partendo da una zona che, purtroppo, ancora oggi è bagnata continuamente dal sangue di attentati terroristici e tensioni mai risolte.
Non vedrai tutto ciò nel volume in edicola. Come dicevo, la versione attuale non parla di Palestina, non si vedono i terroristi ebrei di quel periodo e quelli palestinesi (sì, tutti usavano il mostruosamente disgustoso strumento del terrore e degli attentati, in quegli anni terribili): l’ambientazione di fantasia rende meno contemporanea e drammatica la vicenda che, invece, in origine, toccava la carne viva di quella terra martoriata da una faida apparentemente senza fine.

Qui di seguito puoi vedere tre pagine della versione precedente, con gli inglesi ancora in Palestina ecc. Confrontale con la versione in edicola.


Nella prima pagina la tavola si chiude con una gag dei Dupond/t, legata a una canzone del 1938 (L’Oro nero, come dicevo, uscì nel 1939), un successo di Charles Trenet, Boum. Potresti averla sentita, anche se non fossi così vecchio: è stata utilizzata dalla Galbusera per un suo spot televisivo:

La simpatica canzoncina era notissima e popolare, tanto che (nella finzione narrativa) quei furbacchioni dell’officina Simoun ne cambiarono il testo per farne il proprio jingle pubblicitario.

Un estratto dal pdf di servizio con note e correzioni.

Proprio quello che i Dupond/t stanno ascoltando alla radio che hanno in macchina e, allegramente, cantano in coro… poco prima di fare essi stessi BOUM!
Ecco l’originale d’epoca:


E qui di seguito il consueto inserto con un estratto dalla mia corrispondenza di servizio con la redazione di Rizzoli Lizard, quando lavoravamo alla versione nuova di zecca per l’Italia.

3- “Così tanto?” – temo non si colga l’ironia del traduttore… In realtà l’addetto alla pompa dice “Tout ca, oui?…” che dovrebbe voler significare “Tutto qui?” o “Solo?!?…”. Cioè i Dupondt, tirchieggiano, comprando solo 3 litri e per giunta facendo anche tenere qualche goccia per l’accendino! Per cui correggerei in “Tutto qui?” o “Soltanto?!…” o caso mai “Così poco?…”

4- Vignetta 3. Io metterei “Già, dove?” invece di “Non so”. Mi sembra più in linea coi personaggi (ridondanza, duplicazione pseudo-gemellare del messaggio ecc.).
4b- magari si fa una prova, via… Però è vero che è problematico, anche con “Eh, dove?” o “Sì. Dove?”… E persino nell’originale francese. Avrebbero dovuto allargare il balloon sulla sinistra (lo spazio c’era)…

5- Haddock cita esplicitamente il cargo Untel. Lo so che “Untel” è traducibile con “tal dei tali” – un tel – ma X non è molto bello… Penso suoni meglio usare proprio “Tal del Tali”.

6- Forse non è necessario “maiuscolare” MECCANICI: a me pare, dall’originale, che solo AUTISTI sia maiuscolato, mentre “esperti meccanici” sia solo un qualifica dei citati Autisti.

10- Vignetta 7 – avoir le pied marin:  avere il piede marino, essere un buon marinaio – “Certo, ha il piede fermo!” non dice più di tanto, purtroppo, anche se il senso è giuso… Forse un “Però, ha il piede da marinaio!” potrebbe suonare meglio, che dici?  

18- “Roumi”, è sinonimo di “infedele”, oltre che ovviamente di Cristiano. Personalmente eviterei di usare “cristiano” e lascerei il generico e molto utilizzato in analoghe situazioni “infedele”. 

19 – ovviamente anche qui “infedele” al posto di “cristiano”.
 
29 – Ci dovrebbe essere una nota a piè di pagina per il dottor Muller, col riferimento a l’Isola Nera: dimenticata?
 
37 – o Salam o Salaam. nella vignetta otto conviene usare la stessa forma. Salam aleikum – Aleikum salam.
 
39 – abbiamo usato roumi altrove, o abbiamo scelto “infedele”? Abbiamo scelto Infedele anche a pagina 18… per cui anche qui.
39b – ahahhah! Buona questa! “Scusi, Altezza, ma per me è arabo…” Ahahhah! Degna dei Dupondt! Il bello è che nell’originale NON c’è questa battuta (“Scusi, Altezza, ma è arabo e…”). Teniamola! Troppo bella! :-)
 
40 – PHHT: difficile da pronunciare… Meglio l’originale PSHHT! (come fatto correttamente, peraltro, a pagina 64)
 
45 – Salam – se abbiamo scelto la forma con una sola “a”. Ah, e quello che starnutisce può tranquillamente starnutire con la “a”, non serve necessariamente la “e” per starnutire. :-)
 

64 – FINE. Come mantenere il richiamo del testo di Haddock (c’est fini, bien fini!) con la scritta FINE in italiano? Forse qualcosa del tipo “Adorabile, certo! Ma il resto della storia chiedetelo a qualcun altro! Io la chiudo qui, mille bombarde! Fine! Ho detto!”