Non mi metto certo a fare una “critica scientifica” al Topo Maltese qui citato: sono troppo affezionato a Cavazzano per poter esser imparziale quanto basta. Il suo tratto (in particolare, lo ammetto, le sue matite) mi fanno sognare senza bisogno di testi. Non me ne voglia il bravo Enna, del quale non posso che apprezzare assai assai l’arduo compito di tradurre un racconto avventuroso e serissimo (anzi, financo drammatico), avendo io stesso provato sulla mia pelle professionale cosa vuole dire, proprio con una storia che il buon Giorgio avrebbe tanto voluto fare (sì, i tre samurai, disegnati allora da Sciarrone). La ricerca psicologica prima ancora di quella documentale, agganciare personaggi e interpreti, mantenere il dramma ma condire la storia di adeguate gag, il tutto in salsa sinceramente Disney ecc. ecc. ecc., sempre con addosso il senso di responsabilità di star lavorando su un Classico cui rendere degnamente omaggio. Un lavoro… impagabile. Eppure… quando le parole scompaiono e della sceneggiatura resta solo l’indicazione, lo stimolo emotivo che il Disegnatore sa vedere con gli occhi della mente e ritrasformare nuovamente in segni visibili per tutti noi… ah… che goduria! La magia del Fumetto.
La puoi vedere su Topolino 3197 (che, per quanto sovrastato dall’evento, è pieno di belle cose davvero – se di solito non compri Topolino, stavolta fallo). Ma di certe tavole vorrei avere davanti le matite, per entrare tutto intero nel sogno.
Li hai sentiti i gabbiani?… Ho detto fin troppo. Adesso ascolta Giorgio Cavazzano che parla del Topo maltese.
Video intervista a Giorgio Cavazzano: http://topolino.it/video/intervista-a-giorgio-cavazzano-parte-1/
Fonte: http://topolino.it/video/una-ballata-del-topo-salato/