Chiude oggi a Trieste la due giorni dedicata alle Parole. A quelle ostili, a quelle che feriscono talvolta anche gravemente, a quelle che uccidono. A quelle che, invece, sarebbe il caso di pronunciare. Al silenzio.
L’umanità ha bisogno di nonviolenza. E non solo quella identificata banalmente con il non tirare un pugno a qualcuno. Ma quella vera, quella che può far crescere l’umanità e migliorarla, al posto della violenza, che, al contrario, porta all’estinzione della specie umana. Sostituire la nonviolenza alla violenza può non essere facile, ma va fatto. Va sostituita nel confronto fra le persone, fisico e verbale, nell’agone politico, in qualunque campo della socialità e della comunicazione, fisica e non, tra persone. Solo così possiamo sperare che, un giorno, spariscano anche le guerre, la distruzione. l’assurdo inutile dolore causato dall’odio e dalla paura.
Un passo (quanto piccolo non so) è anche questa due giorni triestina. Ovvio che non basta, scherziamo? Ma intanto, in particolare se scrivi in rete o altrove) puoi aderire al Manifesto della Comunicazione non ostile: click qui. Va da sé che aderire non vuol dire banalmente metterci una firma: vuol dire agire di conseguenza.
Applica il manifesto nel tuo blog, nel tuo spazio su Facebook, Twitter ecc. Nel tuo giornale, nella tua comunicazione interpersonale… Se sei sano di mente, non lo dovresti trovare tanto difficile, in fondo, no? Viceversa ci si può curare.