Il buon Benoît Peeters, video intervistato da La Croix qualche tempo fa, spiega alcuni aspetti della grande mostra (grande da diversi punti di vista e non solo per noi tintinologi e tintinofili). Dall’effetto straniante dato dalla presentazione cronologicamente inversa alla presenza di rarissime matite (qualcuna nuova persino per Peeters, che è uno dei massimi esperti mondiali di Hergé e della sua opera), dalla ricca quantità di lavoro che Hergé metteva in opera per ogni vignetta all’effetto che il suo lavoro ha avuto sull’evoluzione del fumetto, dai quadri di Hergé al suo rapporto con l’arte moderna, fino all’effetto che questa esposizione in quello specifico luogo (Tempio dell’Arte) dovrebbe/potrebbe avere sulla considerazione generale del fumetto negli ambiti artistici intellettuali. Quanto alla considerazione che il popolo ha del fumetto, beh, non c’è da sbagliarsi: il fumetto ha da sempre e per sempre un posto speciale nel cuore.
Fonte: http://www.la-croix.com/Culture/Expositions/Herge-ligne-claire-obscure-2016-11-08-1200801540