Il ritorno del Principe Michele con il coraggio di sognare e le sfide all’impossibili
Giovedì 15 dicembre alle 17.45, presso la Biblioteca De Amicis al Porto Antico (Magazzini del Cotone2), presentazione del terzo libro – fiaba di Michele Cargiolli “Il Principe Michele e la principessa dei suoi sogni”, inno alla vita oltre i suoi limiti e iniezione di ottimismo (Edizioni “Chiave di lettura”). Dal deserto ghiacciato dell’Antartide al sole infuocato del Grand Canyon il racconto – menzione speciale al Premio Andersen 2016 di Sestri Levante – è illustrato da Maurilio “Tavo” Tavormina, con introduzione di Franco Zomer, atleta di Ultra Trail, presidente dell’Associazione “I MaratonAbili”. L’appuntamento sarà condotto dalla giornalista Tiziana Oberti. Interviene con gli autori Paola Mazzuchi, presidente dell’“Associazione LND Famiglie Italiane Onlus”.
L’iniziativa è a favore della ricerca per la rara Sindrome di Lesch-Nyhan.
Nella terza avventura l’ardito quanto sensibile Principe Michele si reca ai confini del mondo, tra i ghiacciai del Polo Sud, per salvare la bella principessa Jessica, imprigionata nel castello del perfido gigante Maurilius. A fianco di Michele saranno chiamati i principi suoi fratelli e l’indiano Ghigò con la sua magia. Lungo e rischioso il viaggio verso l’Antartide in acque insidiose e a bordo di mezzi speciali. Durante il percorso, dove non mancheranno il fidato cavallo Philip e la preziosa formica sua consigliera, il Principe affronterà avversari esplosivi e uno strano ‘scienziato pazzo’, ma stringerà anche alleanze con le straordinarie creature marine che popolano l’ambiente. Immancabili nell’avventura ‘magicaspada’ e il medaglione incantato.
Michele Cargiolli non arretra davanti alla malattia rara che lo ha colpito dalla nascita e lo sottopone a continue prove ma, come i principi delle favole, sfida l’impossibile per realizzare i propri sogni. Arrivato al terzo libro con “Il principe Michele e la principessa dei suoi sogni”, dopo “Il Prinicipe Michele” (2013) e “Il Principe Michele contro l’orco Badabda” (2014), scrive, senza poter usare le mani e con difficoltà a parlare, dettando i propri pensieri attraverso un sistema di domanda e risposta che gli permette di esprimersi. Suo compagno di avventura è Maurilio Tavormina che ha illustrato tutte le fiabe e trascritto quest’ultima in cui, a sorpresa, è protagonista negli scomodi panni di un gigante. «Michele è un guerriero e con lui la sua famiglia, che lo ha adottato a pochi mesi nonostante le difficoltà della malattia. – spiega Sabrina Burlando, presidente dell’editrice “Chiave di lettura” – Dal 2011 mamma Paola Mazzuchi combatte attraverso l’Associazione LND per i diritti dei malati di Lesch-Nyhan e per comprendere e gestire meglio questa gravissima patologia. Michele con i suoi racconti contribuisce alla ricerca di fondi e, soprattutto, è uno sprone per chi come lui è costretto a lottare contro il drago della malattia. Insieme portano avanti lo slogan “rari non vuol dire soli”».
La sfida è doppia in quest’avventura. A curare la prefazione Franco Zomer, atleta di corsa estrema che, con l’Associazione “I MaratonAbili” spinge le carrozzine di ragazzi disabili in una sfida nella sfida per superare le barriere dell’impossibile. Zomer di ritorno dall’Antartide ai primi di dicembre è il quarto uomo al mondo ad aver completato il “Grand Slam Plus”, cinque deserti percorsi nello stesso anno solare: Sri Lanka, Sahara, Gobi, Atacama, Antarctica. Tutto è possibile!