24 Ottobre 2016 11:40

Anche i giovani fumettisti invecchiano

Considerazione malinconicamente banale, in fondo, quella che mi ha stimolato oggi la lettura del fumetto di Zerocalcare su Wired.
Vecchi diventano solo coloro che non muoiono giovani, ovvio. E, invecchiando, la malinconia sorge spontanea come le domande di tanto tempo fa. Già, perché noi umani siamo sempre gli stessi (almeno sembra), da tempo immemore. Apparentemente tarati fisicamente per non vivere a lungo, ma con un cervello (per quanto pieno di bug) in grado di farci trovare soluzioni le più disparate per continuare a vivere coi nostri affetti ancora un po’, ancora un po’, ancora un po’…

Sono abbastanza anziano (come direbbe qualcuno) da ricordare ormai tanti casi di giovani (autori di Opere, o “solo” della propria vita e di quel che ne consegue anche per gli altri attorno a loro) che sono invecchiati quanto basta per dare spazio a malinconiche nostalgie. Se non schiatto prima, ne vedrà ancora. Perché siamo tutti, solo e semplicemente, esseri umani. Fragili nel corpo e dalla mente folle quanto basta per volare lontano nello spazio e nel tempo, avanti e indietro, confondendo sapori e ricordi, verità e immaginazione, risate e lacrime.

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la tavola iniziale di ZeroC

Il fumetto completo lo puoi leggere direttamente dalla fonte, anche per non rovinarti l’effetto, malinconico, del mix tra segno immobile e possibilità tecnologiche, usate, in questo caso da Zerocalcare, imho con sincera efficacia emotiva. Assaporalo. E se per te non sono i Cavalieri dello Zodiaco (come non lo sono per me), ti basta sostituirli con altro: non è difficile per la nostra mente…

Fonte: http://www.wired.it/play/fumetti/2016/10/24/zerocalcare-cavalieri-dello-zodiaco/