25 Settembre 2016 12:21

Video: Hergé, Tintin e il bolscevismo

In questo periodo, grazie alla grande mostra di Parigi (che, bada bene, aprirà solo tra qualche giorno), nella francofonia (e non solo) si parla di Hergé e Tintin persino più del solito. Il lettore attento di afNews avrà notato (nello spazio Facebook di afNews) la gran quantità di materiali e di articoli che vengono prodotti (e di cui posso segnalare solo una piccola parte). E a buon motivo.
Oggi ti propongo qualche breve video di France 2 su qualcuno dei tantissimi aspetti che fanno parte della storia di Hergé e di Tintin, e della sua continua evoluzione.


13h15 le samedi. Dupond et Dupont, double du père d’Hergé et de son frère jumeau ?

So bene che per molti in Italia, tutto ciò suona quasi incredibile: centinaia, se non migliaia di saggi su Hergé e Tintin, una infinità di articoli, di ogni tipo, su una quantità gigantesca di aspetti diversi. Oltre 230 milioni di copie vendute delle avventure di Tintin ecc. ecc. ecc. I numeri (sempre in crescita) sono straordinari, per lo meno per la visione italiana del fumetto e della sua storia. Non stupirti di leggere “Hergé, padre del fumetto moderno“, nei media di lingua francese (e inglese), perché questo è proprio il valore che ha assunto, man mano che l’analisi si è approfondita. E la vita stessa di Hergé, e la sua costante evoluzione come persona, è fonte di analisi sempre più accurata e sempre più lontana dai semplici stereotipi del passato.

13h15 le samedi. Hergé : “J’ai mangé du bolchevique chaque semaine grâce à Tintin”

Ovviamente va evidenziato che, una volta uscito dall’influenza diretta dell’abate Wallez, Hergé ha cominciato a evolvere in modo ben diverso, sia personalmente sia come artista, portando (inconsapevolmente) la sua opera a diventare basilare per la francofonia (e non solo) almeno quanto, se non più, di Pinocchio per gli italiani. Per intenderci: praticamente ogni bambino di lingua francese ha letto il Tintin di Hergé (ricavandone divertimento, avventura e stimolo per la propria intelligenza), e questo ormai da moltissime generazioni ininterrottamente fino a oggi. Per non parlare dell’influenza che ha avuto (e ha) sugli autori di fumetto.
Decisamente arduo, se non impossibile (per tante ragioni), trovare un equivalente per un singolo autore italiano di un singolo fumetto italiano. Qui dobbiamo spostarci, come accennavo, al campo della letteratura per l’infanzia e pensare a Pinocchio, per avvicinarci, almeno un poco, al “fenomeno Tintin”.

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Benoit Peeters, fumettista (e non solo) e uno dei massimi esperti di Hergé e della sua opera.