19 Settembre 2016 18:09

Tremate! Tremate! L’eroine son tornate!

Lungi dall’avere esaurito il suo ruolo, una certa idea di femminismo ha ancora molta strada da percorrere, perché la presenza femminile nel mondo umano diventi veramente paritaria. Una strada lunga e ardua assai, disseminata di trappole mortali. Ci vorrebbero delle Supereroine?

No, bastano le donne senza super poteri.
Nel mondo del fumetto, del cinema e della televisione, un po’ di strada è stata fatta rispetto a 50 anni fa. O anche solo rispetto al 2011, quando, alla convention di San Diego, una Batgirl si piazzò davanti a Dan DiDio (DC Entertainment), Jim Lee (DC Entertainment) e Grant Morrison (sceneggiatore) e chiese perché mai non ci fossero donne, in quella conferenza. E non si riferiva al pubblico, ovviamente. Ne seguì un imbarazzo paragonabile a quello che ha travolto il Festival di Angouleme 2016. Perché la realtà è che, sì, oggi ci sono dei “modelli femminili” interessanti nei media citati, ma le questioni di fondo sono, ancora, lungi dall’essere risolte.

Però così funziona (per le donne come per ogni altra questione analoga): bisogna far sapere che si esiste, bisogna piazzarsi davanti a fare domande scomode, bisogna smettere di considerare che “siccome si faceva così, si continua a fare così” e fare diversamente, fare la differenza. Possibilmente insieme, che è meglio.

L’argomento è trattato anche qui: http://comicbook.com/2016/09/19/a-new-era-of-female-superheroes/, dove l’autrice presenta  alcuni esempi di Supereroine della “nuova generazione” ed esprime il suo parere sulla faccenda.

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