1 Luglio 2016 18:29

Ieri e oggi, come e cosa si disegna in Giappone? Un’indagine ludico-sociologica della PInAC

Fondazione PInAC, pinacoteca internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi raccoglie, studia e valorizza dalla fine degli anni ’50 i disegni delle bambine e dei bambini del mondo.

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A oggi la raccolta museale conta oltre 7200 opere provenienti da 70 paesi del mondo. Nella prima edizione della mostra internazionale del 1969 fu invitata e intervenne una delegazione del ministero dell’istruzione del Giappone portando in dono una cinquantina di opere realizzate da bambine e bambini tra i 4 e i 14 anni provenienti da importanti città come Tokio, Osaka, Nagoya, Kyoto. Questi lavori sono straordinari per tecniche utilizzate (soprattutto tempera e acquerello) e punto di vista. A oltre quarant’anni da quell’arrivo eccezionale ci siamo chiesti come disegnano e dipingono le bambine e i bambini giapponesi oggi e se ci fosse un modo per provare a verificare.

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L’occasione, il contatto e la mediazione linguistica sono stati forniti dall’amica artista Fusako Yusaki, storica autrice e regista dell’animazione della plastilina.

Il contatto individuato è Arisa Wakami, giovane artista che si occupa di cinema d’animazione e lavora con i piccoli di diversa età in atelier grafico-pittorici  espressivi a Tokio presso un Centro dedicato all’infanzia, nel quartiere di Setagaya-ku.

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PinAC ha inviato le proprie credenziali e pubblicazioni con la richiesta di collaborazione e il progetto è partito.

Arisa Wakami ha titolato il progetto SOGNO DI BAMBINI 夢…..Sogno 子ども……bambini プロジェクト……. : un progetto che prevede una produzione finalizzata all’invio alla nostra PInAC di opere infantili che raccontino lo sguardo ‘attuale’ di giovanissime e giovanissimi, gusti temi e interessi da confrontare con lo sguardo del passato, attualmente presente nel nostro archivio fondo acquisito negli anni ’60.

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All’arrivo delle opere infantili cercheremo di analizzare quali le variabili e le costanti riscontrate, le modalità di proposta e di contesto e di consegna dell’adulto.

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Vedremo anche su quali temi si concentreranno le rappresentazioni nonché se e come incidano i modelli massmediatici e il livello di pensiero divergente rilevabile.

Una ricerca aperta che porterà probabilmente nel 2017/18 anche a una mostra con le produzioni a confronto.