Nel foyer del Teatro Galli inaugura il 30 giugno alle 21 la mostra dedicata allo chansonnier meneghino, e a tutti i suoi scanzonati e allegri personaggi.
Rimini 29 giugno 2016 – Sarà l’inaugurazione della mostra-tributo al maestro milanese “Gente d’altri tempi. Enzo Jannacci, nuove canzoni a colori” a dare il via giovedì 30 giugno alle 21 alla 32a edizione di Cartoon Club, il Festival internazionale di cinema d’animazione, fumetto e games (a Rimini dal 9 al 17 luglio). L’allestimento conta più di 50 tavole illustrate realizzate da grandi autori italiani e dedicate allo chansonnier meneghino e a tutti i meravigliosi, umani, scanzonati e disperatamente allegri personaggi che hanno preso vita dalle sue liriche (al foyer del Teatro Galli fino al 31 luglio a ingresso libero). Personaggi “strani” di una vita, la poetica struggente delle canzoni e la denuncia dell’emarginazione. Il pantheon stralunato degli antieroi di Enzo Jannacci, cantati con ironia e disincanto dal medico-artista, ora rivivono in una mostra originale e appassionata. Da Silver a Sergio Gerasi, da Pao a Staino, da Stefano Disegni a Oskar, fino al cantautore Paolo Conte, la mostra, curata da Davide Barzi e Sandro Paté, offre le reinterpretazioni con matita e pennello delle canzoni del vasto repertorio dell’artista. C’è l’Enzino struggente cantore del barbon dell’Idroscalo che portava i “scarp del tennis”, e quello apparentemente nonsense di “Vengo anch’io no tu no”, una delle poche canzoni del medico chirurgo con la passione per il pianoforte a scalare le vette della hit parade. Per l’occasione Jannacci si prese la responsabilità di modificare il testo inizialmente scritto da Dario Fo. La versione del Premio Nobel recitava infatti: «Si potrebbe andare tutti quanti nelle miniere del Belgio a bruciare». Jannacci, libero da ogni ideologia e cosciente della fatica degli emigranti, preferì modificare quei versi. L’esposizione sarà accompagnata da filmati di repertorio, video delle apparizioni televisive di Jannacci e disegni animati basati sulle sue canzoni. All’inaugurazione il 30 giugno parteciperanno i curatori Davide Barzi (sceneggiatore, giornalista e studioso del fumetto) e Sandro Paté (autore di “Peccato l’argomento – biografia a più voci di Enzo Jannacci”), alcuni dei disegnatori riminesi coinvolti nell’operazione (Roberto Grassilli, Luca Giorgi, Marianna Balducci, Massimo Modula, Riccardo ed Enzo Maneglia) e nella sala superiore del foyer è prevista un’esibizione (a ingresso gratuito) dell’artista Beppe Ardito e della sua Banda dell’Ortica.
Le opere sono tutte donate gratuitamente dagli autori. Il ricavato della vendita delle opere in mostra sarà devoluto al mensile “Scarp de’ tenis”, il giornale di strada promosso da Caritas Ambrosiana, e sostenuto da Caritas Italiana, che nella testata, e non solo, conserva un radicato spirito “jannacciano”, offrendo opportunità di lavoro, guadagno e reinserimento sociale a persone senza dimora e in situazione di povertà, a Milano e in un’altra decina di città italiane. Il periodico ha appena festeggiato i 200 numeri con un’edizione speciale. A Rimini esiste una delle redazioni che “Scarp de’ tenis” ha “varato” sul territorio nazionale.