Così, di botto, i britannici sono diventati in blocco… extracomunitari!
La strada dell’unione fra i popoli, su questo pianetucolo, sembra ancora lunga, eh?… Peccato, perché uniti si vive in pace, disuniti è molto più facile farsi guerra.
Tant’è, ma non credo che l’Europa farà la guerra alla Gran Bretagna (per il tempo che questa resterà tale, s’intende), almeno finché l’Europa resterà unita (e sarebbe ora, anzi, che diventasse veramente unita, almeno quanto gli USA).
La tragica sorte delle nazioni disunite e dei popoli egoisti è nota, con la relativa traccia di sangue, morte, distruzione, dolore e povertà. La Storia futura, in ogni caso, è ancora tutta da scrivere. Voglio continuare a sognare una Terra unita, come in Star Trek, quello vero, quello di Gene Roddenberry.
Su questa nota lieta e positiva, un saluto sinceramente affettuoso e bene augurante (a dispetto degli apparenti grandi rischi intrapresi, che porterebbero a temer danni) alla gente britannica e al fumetto anglosassone: per chi ama le cose belle e buone non esistono confini interiori, ma per gli albi e i libri, purtroppo, esiste il dazio da pagare, là dove i confini ci sono davvero.
Non si può che sottoscrivere l’auspicio per la pace. Detto ciò perdere la propria sovranità nazionale in funzione di poteri sovrannazionali che non hanno a cuore il bene del cittadino comune non mi sembra proprio il massimo.
Per quanto mi riguarda, abolirei tutte le sovranità nazionali: una specie, una nazione. Ma capisco che molti non siano ancora pronti. In ogni caso la Gran Bretagna non mi pare rientri nella casistica da lei citata: era in Europa ma a modo davvero tutto suo… ;-) Temo che molti elettori britannici si siano fatti infinocchiare, stavolta, IMHO. Comunque, ormai è cosa fatta. Per il futuro si vedrà. Resta il fatto che l’unione può garantire la pace fra i popoli. La divisione può garantire la guerra. E io ho la mia bella preferenza fra le due… :-)