Si tratta di 26 storie “inquiete” (come recita il sottotitolo) tra cui una, “Cavalli bradi”, con protagonista lo Spirito con la Scure. Un’avventura inedita (anche se in prosa) a tutti gli effetti, illustrata da Marco Verni.
Moreno Burattini
Dall’altra parte
Edizioni Cut Up
260 pagine, 15 euro
Prefazione di Sebastiano Mondadori
Per il resto, troverete un cacciatore di diecimila anni fa e una biologa a bordo di un’astronave in viaggio da diecimila anni nello spazio. Nel mezzo, figli che vogliono uccidere il padre e madri che cercano di sopprimere i figli. Ma anche alieni che invadono la terra e vecchi che si risvegliano nella tomba. Per non parlare di un mendicante che perseguita coloro che gli negano l’elemosina e dell’ultimo uomo rimasto sul pianeta. E poi, ci sono i morti che varcato il confine si trovano dall’Altra Parte al cospetto di Dio. C’è pure una moglie che uccide il marito a colpi di ferro da stiro. Non mancano i draghi, gli alchimisti, i fumettisti, i cuochi, i preti di montagna, i lupi, i mutanti e i viaggiatori partiti per la Patagonia. Il pezzo forte però è un racconto inedito con Zagor, lo Spirito con la Scure. Il tutto illustrato da venticinque disegnatori di fumetti.
Gli illustratori:
Stefano Babini
Emanuele Barison
Alessandro Bocci
Alessandro Chiarolla
Paolo Di Orazio
Domenico e Stefano Di Vitto
Nando Esposito
Davide Fabbri
James Hogg
Mauro Laurenti
Fabrizio Longo
Marcello Mangiantini
Davide Perconti
Massimo Pesce
Alessandro Piccinelli
Giuliano Piccininno
Roberto Piere
Giuseppe Prisco
Gianni Sedioli
Daniele Statella
Sergio Tisselli
Marco Torricelli
Walter Venturi
Marco Verni
“Dall’altra parte”, il titolo di questa raccolta di Moreno Burattini, si fonda proprio sul presupposto destabilizzante della metamorfosi della normalità nella mostruosità, in un ribaltamento che coincide con il colpo di scena a effetto. Solo che il processo innescato dal narratore, aprendo una breccia nella superficie multiforme della realtà, si estende a un disordine più profondo, e per questo straniante, dove l’horror spadroneggia in una scena metafisica che si impossessa della nostra visione. (Sebastiano Mondadori)
L’AMORALE DELLA FAVOLA
di Moreno Burattini
Così come Loredana Berté diceva di non essere una signora, io non sono uno scrittore (uno con tutte stelle nella vita). Mi sento piuttosto un intrattenitore. Uno che nelle veglie serali dei tempi che furono avrebbe raccontato storie, magari improbabili, ma di cui si vuol sapere come vadano a finire, in grado di tener desto l’interesse dell’uditorio radunato attorno al fuoco del camino. Un po’ come avrebbe fatto, insomma, l’impareggiabile Regina Marcucci protagonista di quella strepitosa raccolta di racconti horror che è “Le novelle della nonna”, scritta da Emma Perodi e pubblicata nel 1893. Un’antologia destinata ai bambini ma così inquietante che vien da chiedersi come potessero i pargoli che la ascoltavano dopo cena andare a letto e riuscire a chiudere occhio dopo tante efferatezze. Le mie favole non hanno una morale, casomai un amorale: il narratore. Non aspettatevi un qualche effetto pedagogico da ciò che leggerete, sarò contento se soltanto mi sarà riuscito portarvi fino in fondo al racconto e magari sorprendervi nel finale. Il senso del titolo, “Dall’altra parte”, allude proprio a questo: provare a mostrare un qualcosa che sembra avere una sola faccia (come un triangolo, un quadrato o un cerchio tracciati su un foglio di carta) per far scoprire poi che c’è anche un’altra prospettiva da cui guardare lo stesso oggetto, il punto di vista che si vede solo ponendosi da un’altra parte. L’ “altra parte” è del resto anche l’Aldilà, quel che ci aspetta dopo la morte. Almeno quattro dei racconti che leggerete sono ambientati proprio dopo la sepoltura dei protagonisti. Il che la dice lunga su quel che spaventa (in prospettiva) proprio me, ciò su cui più spesso mi interrogo: il mistero della nostra sorte dopo l’esalazione dell’ultimo respiro. Scriverne scarica le tensioni ed esorcizza i timori, se non altro. E lo stesso vale per altre angosce meno giustificabili come il mio terrore verso gli alieni, l’ansia causate da furtive idee suicide, l’inquietudine nel temere ritorsioni da mendicanti non aiutati e via dicendo. Alcune delle storie che seguono mi hanno morso l’anima, e chissà se riuscirete a capire quali in mezzo ad altre che invece sono state scritte solo per divertimento (il divertimento del giocoliere che cerca di meravigliare il suo pubblico). Uno dei racconti è stato scritto a quattro mani con Susanna Daniele (che ringrazio per aver autorizzato la pubblicazione) ma soprattutto quello conclusivo ha per protagonista Zagor (e ovviamente il mio grazie va alla Sergio Bonelli Editore che ne detiene i diritti). Mi preme sottolineare come l’avventura inedita dello Spirito con la Scure (la quarta da me scritta in prosa con il personaggio creato da Guido Nolitta e Gallieno Ferri, accanto a oltre cento sceneggiate finora a fumetti), “bonus track” in appendice alle venticinque precedenti, non sia uno specchietto per le allodole: lavoro alle storie del Re di Darkwood da più di un quarto di secolo e l’eroe dalla casacca rossa fa parte di me, del mio modo di essere e di narrare. Non sarò uno scrittore, ma uno sceneggiatore di fumetti sì.
“Dall’altra parte” è già disponibile sullo store on line di Cut Up, scontato di 1,00 euro e con spedizione gratuita.