Si sa ancora poco o niente del nuovo film d’animazione prodotto da Cartoon Saloon, The Breadwinner, che si ispira alla celebre serie di romanzi di Deborah Ellis (qui anche sceneggiatrice) conosciuta come “la trilogia del Burqua“, ambientata in un villaggio poverissimo dell’Afghanistan occupato dai Talebani, in cui una ragazzina, Parvana, è costretta a travestirsi da maschio per poter “procacciare il pane” (the breadwinner, appunto) per la sua famiglia.
Uno dei pochi dati certi è che per la prima volta in un lungometraggio dello Studio al timone non ci sarà il pluripremiato Tomm Moore (Song of the Sea, The Secret of Kells) bensì la sua co-regista Nora Twomey e, notizia più recente, a co-produrre il film si è aggiunta anche l’attrice Angelina Jolie.
Dell’entusiastico coinvolgimento di quest’ultima – da anni in prima linea nelle iniziative verso donne e bambini delle zone più “difficili” del mondo, ma che, a differenza della collega Salma Hayek, produttrice di Kahlil Gibran’sThe Prophet, non potrà prestare la propria voce al film in quanto vincolata in esclusiva con il franchise di Kung Fu Panda (“interpreta” Maestra Tigre) – e della “sfida” cruciale che ha costituito per lei, in quanto regista e in quanto appassionata lettrice dei libri di Ellis, l’adattamento di una saga così famosa e amata, nonché zeppa di temi attuali e scottanti, ce ne parla la stessa Twomey in questa intervista rilasciata a The National:
Il film dovrebbe arrivare in sala a inizio 2017, e costituirà una vera e propria “spaccatura” con la precedente produzione dello studio di Kilkenny, incentrata finora sul folklore e la storia della propria terra, la verde Irlanda; di certo, varrà la pena attenderlo.