15 Aprile 2016 16:56

Premio Itala: chiusa la prima edizione tra bilanci e prospettive

Cinema d’animazione italiano.
La 1^ edizione del Premio Itala ha eletto i “più belli di sempre”:
Bozzetto, Cavandoli, il duo Gianini-Luzzati, d’Alò e i fratelli Pagot

Si è appena conclusa, con successo di pubblico e critica, la prima edizione del Premio Itala, riconoscimento volto a premiare le opere migliori della storia del cinema d’animazione italiano. Inserito nel progetto “La Fabbrica dell’Animazione”, è promosso dalle Associazioni Culturali no profit Bottega Partigiana (Milano) e Cartùn (Genova).

Le opere in gara, suddivise in 4 categorie: lungometraggi, serie TV, cortometraggi e pubblicità/sigle, sono state analizzate da una giuria qualificata di esperti del settore, presieduta da Giannalberto Bendazzi. E in due serate di premiazione a Milano e a Genova, sono stati consegnati i trofei (Itala d’Oro, Itala d’Argento e Itala di Bronzo) agli autori che hanno fatto la storia del cartoon italiano, entrando a pieno titolo nell’immaginario collettivo (e nel cuore) di grandi e piccini.

Le istituzioni partecipanti
La prima serata di premiazione si è svolta il 7 aprile, all’Anteo spazioCinema di Milano, dove una scoppiettante Giuliana Nuvoli, nei panni di presentatrice, ha annunciato i vincitori delle sezioni lungometraggi e serie tv. A consegnare i trofei, molti ospiti illustri, come l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno che ha consegnato l’Itala d’Oro a Bruno Bozzetto; Giuseppe Calzolari della Scuola del Fumetto; Coleta Raboni fondatrice di Quipos (agenzia di Altan); Diana De Marchi del Centro per l’Istruzione per gli adulti; Davide e Daniele Ratti studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. E ancora, gli sponsor: Margherita Marazzi direttore generale di Agema Corporation e Alessia Marsana responsabile di Unique Place.

La seconda serata di premiazione si è svolta il 11 aprile, al Cinema Sivori di Genova, per le categorie cortometraggi e pubblicità. A condurre il divertente duo composto da Giuliana Nuvoli e dal tenore Andrea Bottesini. A premiare, istituzioni e specialisti del settore, come Alessandro Morgante, presidente di Circoscrizione del Municipio del Medio Levante; Ferruccio Giromini, giornalista esperto di arti figurative e direttore artistico di mostre ed esposizioni sul cartoon e il fumetto; Andrea Rocco, direttore della Genova Liguria Film Commission; Federico Greco, regista; e Margherita Marazzi, direttore generale di Agema Corporation.

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La necessità del Premio Itala
In una società che tende a connotare il cinema d’animazione esclusivamente come prodotto per bambini, spesso le opere animate sono viste con diffidenza, se non addirittura snobbate dal grande pubblico. Il Premio Itala, invece, ha dimostrato come l’animazione sia un linguaggio in grado di parlare a tutti, grandi e piccini e meriti di essere considerata al pari della settima arte. Riuscendo a creare la realtà (e non semplicemente ri-crearla, come accade nel cinema da vero), l’animazione ha delle potenzialità enormi e una grande forza espressiva, che cattura e coinvolge. E riuscire a svestirla dal suo abito preconfezionato di “linguaggio per l’infanzia”, è una delle massime aspirazioni del Premio Itala, che si pone degli obiettivi concreti per le prossime edizioni.

Come ha affermato il Direttore Artistico, Giannalberto Bendazzi in occasione della Conferenza Stampa: “Il Premio Itala vuole rendere il cinema d’animazione una vera e propria forma d’arte. Per questo, abbiamo cominciato guardandoci indietro, alle origini dell’animazione italiana, premiando le opere migliori.”

E in effetti non manca proprio nessuno dei grandi nomi che hanno fatto la storia della storia del cinema d’animazione italiano. C’è Bruno Bozzetto con ben tre opere sul podio (Allegro, non troppo e West and Soda al primo e secondo posto tra i lungometraggi e Cavallette al terzo posto tra i corti) e il compianto Osvaldo Cavandoli con la mitica serie Tv e le pubblicità de La linea. E ancora il duo Gianini-Luzzati con Pulcinella e La gazza ladra, i fratelli Pagot con gli episodi di Calimero, o Enzo d’Alò con il bellissimo film La Gabbianella e il Gatto.

Dal passato al futuro
Dalla fucina creativa di Carosello, vero e proprio periodo d’oro per l’animazione made in Italy, sono usciti i talenti indiscussi che il Premio Itala, in questa prima edizione, ha voluto premiare. Questo sia per dare un riconoscimento concreto alla cultura d’autore, sia per diffondere le pietre miliare del nostro passato tra le nuove generazioni. Rivolgersi al passato, infatti, è doveroso e necessario, per guardare con consapevolezza e lungimiranza al futuro.

Come continua Bendazzi: “Il Premio Itala è il piano terra di un edificio. Unendo più realtà, più talenti e più energie si può costruire un edificio intero. L’idea per il futuro è quella di far diventare il Premio Itala un concorso a carattere nazionale ed internazionale dedicato ai giovani e agli esordienti, per dare valore alle cose che hanno valore: per creare un mondo migliore”.

E se è vero che il cinema d’animazione è fatto della stessa materia dei sogni…quale iniziativa migliore del Premio Itala per abbandonarsi alle proprie rêveries?

Locandina

I premiati:

Lungometraggi
Italia d’Oro: Allegro, non troppo (Bruno Bozzetto)

Itala d’Argento: West and Soda (Bruno Bozzetto)

Itala di Bronzo: La Gabbianella e il Gatto (Enzo d’Alò)

Serie TV
Italia d’Oro: La linea (Osvaldo Cavandoli)

Itala d’Argento: Pimpa (Osvaldo Cavandoli + Enzo d’Alò). Premio speciale: fumetto della Pimpa (Francesco Tullio Altan)

Itala di Bronzo: Il Signor Rossi (Bruno Bozzetto)

Cortometraggi
Italia d’Oro (ex aequo): Pulcinella e La Gazza Ladra (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati)

Itala di Bronzo: Cavallette (Bruno Bozzetto)

Pubblicità/Sigle
Italia d’Oro: La linea (Osvaldo Cavandoli), per “Lagostina”

Itala d’Argento: Calimero (Tony e Nino Pagot), per “Ava”

Itala di Bronzo: sigla animata (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati), per L’armata Brancaleone (film di Mario Monicelli del 1966)

Priscilla Mancini