7 Aprile 2016 14:59

XX edizione @CARTOONSBAY1 #COTB2016 Un Pitch Me fenomenale. Prima parte.

È partito a Venezia, nella magnifica cornice di Palazzo Labia, la ventesima edizione di Cartoons on the Bay che ci terrà compagnia fino a sabato.

Come ogni anno durante il festival si tiene il Pitch Me. Dove viene data la possibilità a chi a delle idee per nuove serie animate di raccontarle davanti a una giuria composta quest’anno da Claudio Villa, Matteo Strukul e Francesco Artibani.

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Giuria al lavoro

Ecco l’elenco delle proposte di serie, lungometraggi e cortometraggi che quest’anno sono state selezionate e ammesse.

La primo proposta è “Arcackron”, di Fabrizio De Fabritiis e Chiara Mognetti. Serie fantasy per adolescenti ambientata in un mondo dove un ordine di cavalieri in grado di evocare essere mitici sorveglia garantisce la pace. Ma uno di questi si ribella e toccherà a due suoi allievi combatterlo aiutati da una sacerdotessa e una creatura. serie molto articolata, dalla trama ricca di conflitti e rimandi all’animazione di Giappone e Stati uniti tiene presente anche la possibilità di vendere giochi legate ai personaggi.

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Secondo proposta: “Baby Legs”. Serie per bambini ambientata nel futuro che ha per protagonista una bambina ribelle che vive in un orfanotrofio insieme a coetanei provenienti da ogni parte del cosmo. La serie è incentrata sul rispetto degli altri e si svolge in una società a misura d’adulto dove i bambini vengono visti solo come piccoli consumatori e nient’altro. Solo un misterioso adulto (in realtà il direttore dell’istituto) sta dalla parte di Legs. Gli autori assicurano che, nome a parte, il personaggio non è ispirato alla popolare eroina Bonelli. Serie divertente fatta in uno stile che ricorda sia il disegno umoristico italiano che quello giapponese.

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ct3Terza proposta: “Cocopa”, di Giorgio Martignoni. Interessante progetto per un lungometraggio fatto a partire dalle culture di tre differenti gruppi etnici sparsi nel mondo che hanno in comune la non esistenza del concetto di crimine. Questo per noi incredibile fatto è dovuta a caratteristiche simili, non esiste la proprietà e tutto viene condiviso. In una di queste il sogno viene considerato della massima importanza e lo si analizza per trovare risposte utili alla vita. Basandosi su questo si racconta di una tribù di bambini dove al compimento dei dieci anni ogni membro deve raccontare il sogno che ha fatto per segnarlo nel grande libro. Il prossimo sarà Cocopa, ma ha solo incubi e per evitare di rovinare la tribù parte alla ricerca del luogo che sogna per affrontare le sue paure. Storia già perfettamente strutturata, dai bei personaggi e forte messaggio positivo.

 

ct4Quarta proposta: “Decameroscopio” di Flaviano Pizzardi. Autore e pioniere della Motion capture in Italia ha utilizzato questa tecnica a partire dal 2002 in vari lavori arrivando alla danza e al teatro. Così è arrivato a questo particolare progetto fatto coinvolgendo attori della commedia dell’arte che interpretano i personaggi di sei novelle del Decameron. Queste storie accadono in simultanea e sarà possibile scegliere quale seguire e quando decidendo i movimenti camera. Tutto ciò senza alterare la trama della storia. Progetto già in stadio avanzato di lavorazione che verrà finito prossimamente. Davvero interessante.

Quinta proposta: “Emilias World” di Lia Monguzzi. Storia della piccola Emilia. Bambina che vive di fantasie per evitare la realtà di un mondo grigio dove sua madre è un’implacabile prof di matematica, il padre un apatico impiegato, la casa e la città posti noiosissimi. In questo suo mondo fantastico viene accompagnata dal suo gatto. Tutta questa situazione cambierà col procedere della serie mostrando anche le buone qualità dei genitori che lentamente inizieranno a capire la figlia. Serie animata in 2D con uno bel stile di disegno dark che subito fa pensare alla giuria a Tim Burton.

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Sesta proposta: “Leo e la penna magica” di Marcello Trazzi. Leo è un bambino dalla grande fantasia e annoiato dalla scuola. Un giorno, per sbaglio, da vita a un essere cattivo che riesce a entrare dentro i libri e cambiarne il finale facendo vincere sempre i cattivi. Per rimettere le cose a posto Leo entra nelle storie grazie a una penna magica e aiutato dall’energica sorella risolve la situazione. Serie ideata anche col proposito di proporre la grande letterature ai bambini offre personaggi non stereotipati

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L’autore e il resto dello studio “Bottega finzione”

ct8Settima proposta: “Lo spacciatore di pere” di Valentina Misgur serie ambientata in un futuro dove l’umanità è arrivata a vietare di nutrirsi di esseri viventi, ma con questo viene inteso anche frutta e verdura. In un mondo dove tutti si nutrono di pillole vive Williams. Bambino orfano allevato dal nonno, un bizzarro vecchietto che ancora ha libri di carta, tra cui proibiti manuali d’orticultura. Quando il nipote riceve pillole speciali il nonno decide di portarlo a mangiare pere e rivela a Leo l’esistenza di una polizia segreta che controlla le menti tramite le pillole arrestando i ribelli. I suoi genitori in realtà sono vivi e fanno parte della resistenza. Inizierà così una lotta alimentare contro un potere corrotto che in realtà adora mangiare cibo naturale. Una storia interessante disegnata in uno stile che ricorda un tipo di illustrazione anni ’70/’80.

ct9Ottava proposta: “Oscar e i Buuu” di Paolo Daniele Mancino. Serie che racconta di Oscar, un bambino pieno di paure e insicurezze che di notte va nell’antico castello di famiglia a cercare un amuleto che dovrebbe renderlo coraggioso. Ma il castello è abitato da dei fantasmi imbranati che tentano di spaventarlo studiando le sue paure quotidiane. Fortunatamente Oscar è un piccolo genio e grazie alla sua logica e a un drone costruito da lui riesce a superare ogni volta le trappole degli spettri e avvicinarsi all’amuleto. Potrebbe essere una serie 2D divertente e dal disegno simpatico.

ct10Nona proposta: “Puf e il palloncino rosso” di Federica Faedda. Un bambino perde il suo palloncino che volando sempre più in alto arriva alla spazio. Fa così conoscenza di agenti atmosferici e corpi celesti chiedendogli, con la curiosità di un bambino, cosa sono e cosa fanno e ascoltando così semplici ma chiare spiegazioni scientifiche. Intanto il bambino lo cerca diventando un astronauta. Serie 2D dal disegno semplice che vuol spiegare la scienza nella maniera più amichevole possibile.

 

ct11Decima proposta: “Sogni al campo” Magda Guidi e Mara Cerri. Progetto di cortometraggio di due autrici che hanno già lavorato insieme. Racconta di un bambino che ha perduto il suo gatto e viene aiutato dal nonno a superarne la tristezza. Corto disegnato a acrilici e pastelli su carta e ambientato in una campagna nei primi anni ’90. Nome preso da Cesare Pavese, sentimento prevalente nostalgia. Non male.

ct12Undicesima proposta: “Umarell” di Adelaide Meloni Il titolo è una parola bolognese con cui si indica il tipico vecchietto che passa ore a guardare i lavori in corso dando consigli non richiesti. Il protagonista di questa serie è appunto un anziano signore che sembra deciso a incarnare questa figura alla perfezione molestando fino a costringere gli altri a seguire i suoi consigli con terribili conseguenze. Non pago dei cantieri andrà a farlo anche in supermercati e altri luoghi arrivando a imporre la sua burbera figura in impensabili punti del mondo, della galassia e della storia. Grande idea comica per una serie probabilmente in 2D.

ct13Dodicesima proposta: “Superbad” di Valeria Benincasa. In una città famosa per il gran numero di supereroi Lex, il figlio del più noto, va a una scuola dove si istruiscono i supereroi del futuro. Ma non solo non ha superpoteri e tutto quello che fa lo deve alle sue invenzioni. Ma la sua segreta vocazione sarebbe quella di distruggere tutto diventando un supercattivo. Lo aiuta a nascondere la sua natura la sua super amica Atena, anche lei “figlia d’arte”, invulnerabile ma che vive nel terrore che qualcosa possa farle male. Insieme combattono il supercattivo di turno, un fumettista fallito che odia il mondo perché non apprezza i suoi fumetti nonché vero padre segreto di Lex. Serie dalle buone possibilità di essere davvero divertente.

ct14Tredicesima proposta: “Bimbolino…una faccia da luna piena” di Scheila Morganti. Serie che nasce dalla ferma volontà dell’autrice a realizzarle e già disponibile in diversi episodi sul web. Un tratto molto semplice ma completo per raccontare storie da un minuto. L’autrice non volendo restare ferma aspettando un produttore ha iniziato a lavorare da sola e promuovere il suo personaggio su internet e tramite workshop nelle scuole. Ogni lunedì rilascia un episodio nuovo. Un impegno personale lodevole. Serie semplice ma poetica e tenera.

Termina qui la prima parte del Pitch me. La giuria si dice piacevolmente impressionata della qualità delle proposte e della mancanza di copie palesi di serie di successo.