23 Marzo 2016 19:04

Con Bozzetto e Bendazzi nasce Itala, il premio che “fabbrica animazione”

“Il neonato Premio Itala, per i migliori film d’animazione italiani di sempre, aprirà le porte a un trattamento diverso del film d’animazione, che è riduttivo chiamare ‘disegno animato‘ quando è film come tutti gli altri – avverte un testimonial d’eccezione come Bruno Bozzetto, maestro indiscusso dell’animazione – Ho iniziato questo lavoro per caso, mosso dalla passione per il cinema in generale. Il mio pubblico è stato sempre di adulti, ricordo che quando uscì Allegro non troppo, andavano a vederlo tutti i giovani”.
Alla Casa della Cultura – presenti l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, la presidente della Commissione Educazione Istruzione Elisabetta Strada, la docente universitaria Giuliana Nuvoli e la presidente dell’Associazione Culturale Bottega  Partigiana Shirin Chehayed – è stato inaugurato dal suo creatore, lo storico e critico Giannalberto Bendazzi, il Premio Itala, riconoscimento dedicato ai più grandi autori del cinema d’animazione italiano, che verrà assegnato da una giuria di specialisti e di cui CinecittàNews
è media partner.

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Abbiamo riunito e fatto votare oltre una ventina di specialisti del settore per stabilire quale è il film più bello del reame – spiega Bendazzi – Alla fine è stata individuata una rosa di finalisti che comprende tra gli altri: Bruno Bozzetto, Giulio Giannini e Emanuele Luzzati, Enzo D’Alò, Osvaldo Cavandoli, Altan, i fratelli Nino e Toni Pagot”. C’è infatti una ricca e preziosa  tradizione di cinema d’animazione nel nostro Paese che ha radici, oltre che nei nomi appena citati, nei primi lavori di Arnaldo Ginna e Bruno Corra (1911), nel cinema di poesia di Simone Massi, passando per le pubblicità del Carosello, i lungometraggi di Guido Manuli, fino alle più recenti serie televisive come le Winx.
In gara i film realizzati dagli inizi del secolo scorso a oggi e divisi in 4 categorie – lungometraggi, cortometraggi, serie tv, pubblicità/sigle tv – a cui saranno assegnati rispettivamente l’Itala d’Oro, l’Itala d’Argento e l’Itala di Bronzo. Prossimi appuntamenti: 
7 aprile a Milano, allo Spazio Cinema Anteo, con la consegna dei Premi delle categorie lungometraggio e serie TV e la proiezione dei film premiati con il Trofeo d’Oro. L’11 aprile a Genova
, al Cinema Sivori, con la consegna dei Premi delle categorie cortometraggio e pubblicità/sigle TV e la proiezione dei film premiati con il Trofeo d’Oro.
Una volta partiti con questa prima edizione, il prossimo anno il Premio Itala prevedrà un concorso internazionale e uno nazionale rivolti entrambi ai giovani e agli esordienti del cinema d’animazione“, afferma Bendazzi.
[Leggi tutto su: http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/66346/bruno-bozzetto-il-premio-itala-aiutera-la-nostra-animazione.aspx]

Maggiori info: http://lafabbricadellanimazione.org/

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La Fabbrica dell’Animazione è un progetto delle associazioni culturali Bottega Partigiana e Cartùn. Nasce dall’esigenza di riscoprire la cultura come valore assoluto, come bene universale da difendere, rivitalizzare e condividere. In sintesi, la sua mission è battersi per una ecologia della cultura.

Nella società contemporanea si produce cultura di massa con criteri industriali, in serie e consumistici, non diversamente dalla produzione di altre merci su grande scala, senza distinzione tra cultura alta e bassa, tra prodotti artisticamente di qualità e semplici trovate commerciali, annullando la qualità artigianale e la figura degli autori.
La Fabbrica dell’Animazione si propone di riportare alla luce la cultura d’autore con i suoi valori più autentici, nelle sue più diverse espressioni, forme e linguaggi: dal cinema ai fumetti, dai libri alla musica, fino al teatro, alla fotografia, all’arte declinata in ogni genere possibile.

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Un focus particolare sarà dedicato al cinema d’animazione, forma d’arte che dalle sue origini tocca i cuori di grandi e piccini con un linguaggio universale, complesso ma accessibile a tutti, artigianale e insieme industriale. Vera arte dei nostri tempi, insomma. Scelta non casuale, perché La Fabbrica dell’Animazione prende il nome da un libro dedicato a Bruno Bozzetto: un artista che dalla matita all’animazione digitale ha dimostrato con le sue opere che si può essere autori e poeti anche ai nostri tempi.