9 Febbraio 2016 14:00

Cantagliele, Elton!

In nostro personalissimo premio “Gaute la nata!” va oggi, nel pieno della Giornata Mondiale per la Sicurezza Informatica, ex aequo al professor Massimo Gandolfini, e all’immancabile Matteo Salvini per i loro inviti, in puro stile Marchese del Grillo, alla direzione de Festival di Sanremo affinché chiuda la bocca ad un ospite illustre come il cantante Elton John, il quale anche se viene in Italia avrà, io credo, il sacrosanto diritto di esprimersi come gli pare e piace, a prescindere “dalla sensibilità del popolo italiano”; quest’ultimo, oltretutto, è adulto e vaccinato (e chi non lo è si suppone abbia tutori in grado di veicolarne le scelte): di suo ne ha già viste di cotte e di crude, Family Day compreso, per cui, forse, non è poi così “impressionabile”.

E, per rispondere a un’altra preoccupazione del dottor Gandolfini, dubito che sarebbe così difficile proporre un ospite da opporre come “contradditorio” alla esibizione della pop star, visto che i “Difensori della Vita” non mancano di adeguati “santi in paradiso”; il problema, a mio modesto avviso, è che a livello artistico manca tra le file dei “familidaisti” chi potrebbe anche solo competere con sir John (Povia?) e, soprattutto, oltre a risultare obiettivamente ridicolo trasformare quella che resta a tutti gli effetti un’esibizione canora all’interno di una kermesse musicale in un dibattito politico-elettorale, temo che il nostro indomito rocker saprebbe fare un sol boccone anche dei cosiddetti “paladini” della parte avversa (Maroni? Gasparri? Gli stessi Gandolfini e Salvini?). Quando gli argomenti si riducono a urla scomposte, chi sa modulare meglio l’ugola vince… e qui direi proprio che non ci sarebbe gara!

FILE - A Wednesday Dec. 21, 2005 photo from files showing pop star Elton John, right, and his longtime partner David Furnish, embracing as they wave to members of the media and the public after they had a civil ceremony at the Guildhall in Windsor, England. Elton John and his partner David Furnish plan to tie the knot for a second time this weekend, following the legalization of same-sex marriage in Britain. The singer's spokesman, Gary Farrow, said Wednesday, Dec. 17, 2014, that the ceremony will be private. Same-sex couples have been allowed to marry in Britain since March. Previously, gay couples could form civil partnerships, which carried the same legal status as marriage but without the title. (AP Photo/Lefteris Pitarakis, File)
FILE – A Wednesday Dec. 21, 2005 photo from files showing pop star Elton John, right, and his longtime partner David Furnish, embracing as they wave to members of the media and the public after they had a civil ceremony at the Guildhall in Windsor, England. Elton John and his partner David Furnish plan to tie the knot for a second time this weekend, following the legalization of same-sex marriage in Britain. The singer’s spokesman, Gary Farrow, said Wednesday, Dec. 17, 2014, that the ceremony will be private. Same-sex couples have been allowed to marry in Britain since March. Previously, gay couples could form civil partnerships, which carried the same legal status as marriage but without the title. (AP Photo/Lefteris Pitarakis, File)

Ai suddetti vincitori, vogliamo soltanto ricordare che sostenere, com’è loro abitudine, che gli Italiani che la pensano come loro siano “la maggioranza” senza addurre alcun dato probatorio in merito, oltre a farli passare per “bruciabaracche” di bassa… Lega – oops, scusate! – e a far girare potentemente le ruote a quei milioni di compaesani che si sentono insultati nel vedere questo Paese ridotto a una parrocchietta di bigotti prepotenti e ignoranti (nel senso che ignorano – volutamente – la realtà dei fatti) – incrementano nelle tante persone realmente civili la convinzione che questi toni e mentalità da “santa inquisizione” sarebbe ora di lasciarli nei cassetti più bui della storia recente. Insieme a coloro che li propugnano.

Nota finale dedicata al Signor Salvini: in pieno “spirito padano” la sua gag nazional-popolare in cui prima invita Elton John a pagare di tasca sua il canone Rai invece di usare i “nostri soldi” (inteso, quindi, anche i miei, “onorevole”? Decide Lei anche per quelli?), e subito dopo precisa che “tanto lui il canone non lo paga – “faccio tutto sul tablet, io!” – e mai lo pagherà perché ci mancherebbe visto che non ha la tv!”

Quindi, con rispetto parlando, con che titolo viene a imporre cosa la Rai deve o non deve mandare in onda?

Sul dottor Gandolfini non ho dubbi in merito, dato che egli fa parte di quella categoria di “illuminati” che, per difendere i propri figli (e quelli degli altri), passa il tempo a setacciare i vari media cercando il Male ovunque esso si nasconda (tranne che in casa propria, ovviamente): solo, troppa tv fa male, lo dicevano anche la mamma e il papà “tradizionali”, e almeno a loro, cari censori, potreste dare ascolto.

Sempre che siate ancora capaci di ascoltare.

Eric Rittatore