Questo è un dipinto murale datato 2010, e si trova su una parete dell’Università di Torino, proprio davanti alle mie finestre.
L’arte non necessita di spiegazioni. Deve dire qualcosa a chi la guarda. Nel fumetto spesso ci sono anche parole, che però sono parte integrante dell’opera narrativa. Ma nell’arte figurativa che rinuncia all’uso delle parole, persino a un titolo che dia una minima indicazione del pensiero dell’artista, è l’opera stessa che deve dire ciò che vuole dire, se vuol dire qualcosa e se si tratta di opera artistica. Questo è il caso. Indovina qual’è la definizione esatta, data dall’artista, per quest’opera, scegliendola fra queste:
- Diventato una sorta di grande Puffo blu a causa del freddo dal quale non può difendersi, essendo in mutande, l’Uomo, impoverito dai disastri sociali, riflette tristemente sulla sua condizione attuale, ricordando i tempi felici in cui poteva avere dei vestiti e persino sigarette.
- Il potere e il governo hanno condannato l’Uomo alla disperazione, riducendolo in mutande e negandogli, con la povertà, persino la misera consolazione di una sigaretta.
- Una figura di Uomo si innalza, liberata dai vestiti e dagli stereotipi della società di massa, mentre un’altra figura fatta solo di abiti precipita condannata all’omologazione della moda e della materia.
- Illuminato dalla luce blu che rappresenta il cielo, l’Uomo accetta, sia pure con tristezza, la pioggia di vermi che lo divoreranno quando sarà morto, mentre è ignaro delle vesti che potrebbero riscaldarlo e allontanarlo, almeno per un altro po’, dalla sua sorte.
- So disegnare solo questo Uomo depresso e deprimente, e questo ho fatto (è quello che faccio sempre dappertutto, solo che non mi pagano mai per farlo e , anzi, me lo cancellano sempre e se mi prendono mi danno pure una multa). Non significa nulla, ma voi, sciocchini, mi pagate un sacco di soldi pubblici per farlo, per cui lo faccio, per soldi lo faccio stavolta, e vvvaaaai!
- L’Uomo, una delle tante vittime del disturbo depressivo maggiore, dopo essersi spogliato quasi del tutto e aver fumato l’ultima sigaretta, si appresta al suicidio. Già dei vermi gli piovono addosso, pronti a cibarsi delle sue carni, rese bluastre dal freddo: almeno la sua morte servirà alla loro vita.
- L’Uomo, appena svegliatosi da una notte fredda, si appresta a vestirsi, mentre sogna una pioggia di patatine per colazione.
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Ovviamente una sola è quella esatta e deve sorgere spontanea dalla tua semplice osservazione dell’opera stessa. Se la azzecchi, allora anche l’autore avrà colto nel segno. Altrimenti avrà miseramente toppato. Però, per lo meno, è stato ben remunerato.
La soluzione fra una settimana. Chi avrà indovinato?
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