26 Gennaio 2016 12:09

L’arte e le opere di Giuseppe Laganà al WOW di Milano

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In collaborazione con Cartoon Club Rimini, il WOW SPAZIO FUMETTO – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata (Viale Campania 12, Milano: +39 02 49524744 – info@museowow.itwww.museowow.it) presenta una straordinaria mostra dedicata al grande animatore, artista e regista milanese Giuseppe Maurizio Laganà, scomparso lo scorso 3 gennaio. La mostra, già allestita la scorsa estate presso il Museo della Città di Rimini, è stata supervisionata personalmente da Laganà perché rappresentasse con completezza la propria vena artistica e comprende i bozzetti e materiali originali di oltre 100 lavori realizzati per l’editoria, il mondo della comunicazione e della pubblicità e il cinema di animazione con bellissimi omaggi di autori e colleghi come Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Massimo Rotundo e Romano Scarpa, il grande artista Disney a cui è dedicata la personale che negli stessi giorni è allestita al primo piano del Museo.

L’esposizione attraversa il percorso artistico di Giuseppe Maurizio Laganà nei suoi aspetti più diversi: una carriera straordinaria per creatività, inventiva e poetica, con una particolare capacità di parlare ai più piccoli. Il lavoro di Laganà si trova di frequente connesso a doppio filo al caposcuola milanese Bruno Bozzetto, di cui è stato collaboratore di lunga data contribuendo con vari apporti creativi (animatore, art director, autore di scenografie) ai tre storici lungometraggi West and Soda, VIP – Mio fratello superuomo e Allegro non troppo. Non va poi dimenticato il suo apporto, insieme a Marco Biassoni, per i Carosello Pavesi di Lancillotto e i deliziosi contributi alla serie de I Cartoni dello Zecchino d’Oro. L’ultimo lavoro di cui ha firmato la regia e che stava completando al momento della scomparsa avvenuta lo scorso 3 gennaio, è la serie televisiva di Mondo TV e Rai Fiction L’Isola del Tesoro, di prossima programmazione sulle reti tematiche Rai.

La mostra Laganà – sogni e cartoon di tutti i colori espone vari preziosi materiali originali di produzione di Allegro non troppo (1976), come gli spettacolari fondali panoramici per la sequenza del Prelude à l’après-midi d’un faune – vero trionfo della fantasia e della superlativa tecnica pittorica di Laganà – o i bozzetti per l’art direction del Bolero di Ravel, altro celebre spezzone di animazione dello stesso lungometraggio.

In mostra anche un bozzetto per il cortometraggio Pixnocchio (1982), pioneristica sperimentazione in computer animation agli albori della rivoluzione digitale di cui Laganà fu precursore. Ci sono poi i materiali creati per la serie di Lupo Alberto di cui Laganà fu il regista. L’allestimento milanese si arricchisce anche di nuovi materiali inediti tratti dalle fasi di lavorazione delle più recenti realizzazioni firmate da Laganà nel cinema di animazione, come le serie Tv di Rai Fiction KimFahrat, Ulisse, l’umoristico Moose (ancora inedito) fino a L’Isola del Tesoro da Stevenson. Ma sono tanti anche i bozzetti pubblicitari per IBM, Fiat e altri, le illustrazioni per libri e magazine fra cui Bella e Sale e Pepe, le tavole dei fumetti per riviste come Il Corriere dei Piccoli (Capitan Brok, I Bruscolini…) e Linus (Orco Re)… un percorso davvero poliedrico e di brillante fantasia come lo si può trovare in pochi altri autori della sua generazione.

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L’INCONTRO:

Di certo uno degli autori italiani più eclettici e “animati” dell’immaginario disegnato, Laganà verrà ricordato in sala dai curatori della mostra, dagli amici del WOW e da tanti colleghi, tra cui Bruno Bozzetto, che hanno condiviso con lui oltre mezzo secolo di progetti e di coloratissime avventure creative nell’incontro di sabato 30 gennaio alle ore 16.30, che sarà seguito dalla proiezione del programma retrospettivo  “Il cinema di animazione di Giuseppe Maurizio Laganà” con una selezione di 2 ore del meglio dei suoi lavori per il cinema e la Tv scelta personalmente dall’Artista scomparso insieme ai curatori della mostra Federico Fiecconi e Sabrina Zanetti.

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Qui il toccante tributo dedicato da ASIFA Italia a Giuseppe Laganà.