“Questa che vedete è la copertina della prima edizione italiana di Città di Vetro (Bompiani, Milano, giugno 1995). Come vedete (parlo per i lettori italiani, perché quelli U.S.A. erano già abituati da tempo) c’è scritto “un romanzo a fumetti”, era una novità, un editore con la “E” che si buttava nell’avventura… dei fumetti! E scriveva giusto: “romanzo a fumetti”. Ma già il prodotto editoriale lanciato da Mondadori… circa 30 anni prima (!) era intitolato “Poema a fumetti”… ça va sans dire (mi piace il dolce francesismo dell’amico Gianni Brunoro) che non occorreva l’espressione “graphic novel” di cui diventiamo matti a decidere se è maschile (maschile è!) o femminile (ci va più a genio perché ci suona meglio sul palato). Ma altro mi interessa dire oggi. La scoperta di un Autore la puoi fare in tanti modi. Puoi scoprire la grandezza di uno scrittore… attraverso la grandezza di uno (o più sceneggiatori) e di un disegnatore di un prodotto a fumetti (sic!). Infatti, acquistando questo volume dalla ancora bellissima cover piena di citazioni, scopersi…”
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