22 Gennaio 2016 11:12

Nessuno lo vuole ‘sto Grand Prix di Angoulême?

Ok, lo prendo io, grazie. Scherzi a parte, ecco, invece, come l’unica donna fra i tre candidati, selezionati dalle votazioni dirette dei fumettisti della francofonia (colleghi, quindi), ha preso la sua candidatura al Grand Prix di Angouleme 2016:

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“Volete farmi un piacere? Non votate più per me.”

Insomma, pare che (anche) questa volta nessuno voglia essere premiato. Anche perché accettare il Grand Prix non è solo un prestigioso riconoscimento internazionale, è anche un bella responsabilità. In fondo, in un certo (minimo) senso è la differenza tra poter stare all’opposizione e sparare a piacere su tutto e tutti, senza problemi e senza nemmeno doversi veramente giustificare o render conto, e stare invece al governo col peso delle scelte che bisogna prendere per forza per il bene comune. Vuol dire essere coinvolti nella seguente edizione del festival e  dover quindi affrontare (volendo) una ricca serie di situazioni controverse e delicate, con decisioni da prendere, pietre in faccia da ricevere se appena appena si scontenta qualcuno et similia. Un lavoro che, stando ai discorsi sentiti in questi giorni, mal si concilia con la psicologia del fumettista medio, che, forse, preferirebbe uno di quei bei premi minori che dicono “sei un genio, anzi, un Maestro!” e tanti saluti, lasciatemi in pace che devo tornare a fare i miei pupazzetti. Ma Angouleme è (per ora) anche questo: un palcoscenico ambìto a livello planetario e quindi pieno di problemi da affrontare e risolvere, controversie, contraddizioni e compromessi necessari (visto che ogni testa, si sa, è ugualmente malfunzionante, ma differente nelle opinioni personali).2016-01-22_105543 - afnews

 

Per la cronaca, secondo il buon Paul Gravett, dei circa 3500 aventi diritto di voto (fumettisti e non), 1216 hanno espresso il proprio nella prima votazione che ha portato ai tre nomi noti (Hermann, Moore, Wendling) e dovranno a giorni fare la gran scelta finale.

Il Lucky Luke Burger di Angoulême, in uno scatto di Gianfranco Goria di molti anni fa.
Il Lucky Luke Burger di Angoulême, in uno scatto notturno di Gianfranco Goria di molti anni fa.