Mercoledì 20 gennaio si è svolto a Torino un incontro del sindaco con i giovani.
Tra le molte domande e le tante risposte sono state elencate le grandi cose che accadono nella città. Il sindaco ha così citato, con molta enfasi, l’importanza della View Conference, che, pur non essendo molto famosa, ha attirato e continua a attirare nel capoluogo piemontese i grandissimi nomi del cinema digitale e registi importanti da tutto il mondo. La grande considerazione in cui viene tenuto l’evento fa sperare caldamente che questo significhi dare allo stesso la sicurezza di un finanziamento stabile che eviti il continuo rischio di cancellazione per i tagli ai contributi in cui la manifestazione versa.
Rispondendo a una domanda di un’allieva della Scuola Internazionale di Comics sul se conoscesse la realtà autoriale/editoriale della città, il sindaco ha affermato che ne è a conoscenza, che il gran numero di autori di fumetti torinesi emergenti di questi ultimi anni sono un motivo di orgoglio e gli dispiace sia un fatto poco noto. Speriamo che questo significhi una futura cura maggiore verso il settore sotto il profilo legale e di sostegno.
A questo incontro hanno partecipato gli allievi della Scuola Internazionale di Comics e dei rappresentanti dell’Anonima Fumetti. L’idea è stata del vice presidente dell’Anonima Fumetti Domenico Vassallo, che intende spingere i giovani a conoscere un po’ di più l’amministrazione per poter dichiarare l’esistenza della categoria, spesso ignorata, dei fumettisti.
Il sindaco sembra completamente disposto a aiutare i giovani, gli artisti, i grandi eventi forte dei risultati positivi ottenuti in questi ultimi cinque anni e della convinzione personale che la cultura sia un pilastro importante su cui poggia la società e non una sua aggiunta.
Speriamo che questo accada.
A dire il vero la VIEW, almeno oltreconfine, è abbastanza conosciuta e stimata, e pertanto andrebbe sfruttata per attirare altre eccellenze nel capoluogo sabaudo, operando sinergie molto più strette con le altre istituzioni di settore, come ad esempio il Museo del Cinema… troppo spesso questi autori arrivano a Torino, ne vengono conquistati, ma non trovano (se non alle inaugurazioni) nessun rappresentante degli enti suddetti interessato a intavolare discorsi seri e produttivi. Mi perdoni, signor sindaco, ma ripetere come una filastrocca che la cultura è importante, per poi subordinarla a moda e gastronomia (per citare, e non a caso, gli argomenti favoriti dalla maggioranza degli amministratori, tra cui il ministro Franceschini), pare troppo analogo a complimentarsi con una squadra “che gioca bene ma perde, uscendo tra gli applausi”. La View, grazie all’eccellente lavoro della direttrice Gutierrez, non soltanto “fa un bel gioco”, ma vince anche sul campo, ottenendo ogni anno eccellenti risultati: incoraggiarla e supportarla maggiormente non è un favore da fare a quei quattro originali dell’animazione digitale, bensì una scelta doverosa, se si crede nella meritocrazia, quanto consapevole dell’attuale potenzialità sul mercato di quelle che sono le nuove tecnologie che “animano” la realtà. Torino potrebbe essere davvero la capitale del cinema e del fumetto… se lo si volesse sul serio. E io ho i miei forti dubbi in merito. – Eric Rittatore
Non so le istituzioni, ma almeno la gente si da disperatamente da fare e forse questo conta di più. Certo, se ci fossero anche maggiori incoraggiamenti da parte del comune sarebbe meglio.