15 Dicembre 2015 09:03

L’episodio più bello ed emozionante di Torino Xmas Comics

Non ha nulla a che vedere coi fumetti. E nemmeno con tutto il resto (cosplayer, youtuber, videogames ecc.). O meglio, qualcosina ha che vedere con l’editoria fumettistica ce l’ha… logoBAO - afnewsHai presente il cane che è logo (e mascotte, suppongo) delle edizioni BAO? Ecco, quello. Però completamente nero. Una famigliola ne aveva uno con sé e stazionavano tutti davanti alla postazione Anonima Fumetti, dove anch’io mi stavo riposando. Il cagnotto era lì, bravo bravo, tranquillo… A un certo punto arriva un’altra famigliola, con un cucciolo in braccio… della stessa razza, identico ma più piccolo. Anche lui era tranquillo, praticamente sonnecchiante. Si vedono. E’ un attimo. Esplodono in una gioia incontenibile! Han dovuto in fretta e furia (e con difficoltà, visto che non stava fermo un secondo) mettere il guinzaglio al piccolo per consentirgli di scendere e fare festa con l’altro.
I due cagnolotti erano così felici da saltare come matti di qua e di là, incontenibili! Sono stati per un sacco di tempo a giocare e leccarsi e saltare e giocare e leccarsi il muso e saltare e giocare, come fossero vecchi amici che si incontrano dopo anni di distanza. Uno spettacolo! Che, mi spiace, strano ma vero, non ho filmato: ero troppo preso dal godermi quella gioia saltellante.
Una di quelle cose che ti danno gioia riflessa, anche se mai così grande come quella che stavano esprimendo loro due. Ovviamente, quando gli umani han deciso che era ora di spostarsi, i due hanno continuato a guardarsi: era lampante che avrebbero voluto seguitare a giocare ancora, e ancora, e ancora. Belli!

Ho incontrato anch’io degli amici che non vedevo da tempo, durante la manifestazione. Ho intrecciato le mani con Fabrizio Mazzota (che non incontravo da anni) scambiando un sacco di allegre fesserie (e qualche cosa seria), ho fatto le solite feste a Stefano Priarone, un saluto veloce (era così preso a fare i suoi splendidi disegni) a Paolo Mottura, un abbraccio a Vittorio Pavesio, affettuosi saluti ai giovani Marcello Restaldi e Leandro Seva, che han disegnato per tutta la giornata, apparentemente instancabili, conosciuto gente nuova con cui scambiare opinioni e battute, e chiacchierato fin troppo a lungo, come al solito, con il vulcanico Nico Vassallo (ho perso il conto dei progetti targati Anonima Fumetti di cui abbiamo fantasticato: la cosa grave è che poi si fanno pure).
Ma non abbiamo saltato come quei cagnolini e non ci siamo leccati il muso. Noi umani, di solito, anche se italiani, siamo comunque un po’ meno espansivi di quelle care bestiole…
Però, magari, la prossima volta… potrei farci un pensiero, se le ossa mi sostengono ancora, a saltellare felice per aver incontrato un essere vivente della mia specie.