11 Dicembre 2015 11:15

Il Sotto18 film festival festeggia i Quarantanni dell’ape Maia insieme agli apicoltori.

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Martedì 7 dicembre il Sotto18 film festival ha festeggiato il quarantennale dalla messa in onda de “L’ape Maia”. La celebre serie animata iniziò infatti nel 1975 e da allora non ha mai smesso di essere un successo.

Questo è stato il terzo evento sull’animazione riservato ai più piccoli insieme, a quelli fatti domenica su “Geronimo Stilton” e lunedì su “Mascha e Orso”. Eventi che hanno segnato il tutto esaurito nelle sale richiamando un gran numero di famiglie con bambini piccoli e dando anche qualche problema, soprattutto con “Mascha e Orso”, visto che a causa della sala piena alcune famiglie non sono potute entrare (di questo “successo” si deve ringraziare l’amministrazione del museo del cinema. Perché sa fosse stata data, come per gli altri giorni, la disponibilità dalla sala grande saremo potuti entrare TUTTI. Il motivo per cui non sia stato garantito l’utilizzo di quella sala per tutto il festival è un vero mistero).

Emiliano Fasano, segretario generale di’ASIFA Italia, ha introdotto il programma. Per iniziare è stato proiettato il primo episodio della serie dal nastro originale della prima trasmissione in Italia, rovinato e pieno di fascino è ricordi per chiunque abbia seguito la serie (ma esiste qualcuno che non l’abbia fatto?) nel passato. Dopo di ciò è stato proiettato il primo episodio della nuova serie in CGI fatta nel 2012, a cent’anni dalla pubblicazione del libro e coprodotta anche dalla RAI.

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In entrambi gli episodi veniva mostrata la nascita dell’ape Maia, dopo la proiezione Emiliano Fasano ha chiesto ai bambini se gli fossero piaciuti e tutti erano entusiasti di entrambe le versioni, mentre i genitori erano decisamente pro vecchia serie.  Anzi; dal tono dei commenti sembravano davvero infastiditi dalla nuova.

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L’ape maestra Cassandra è insopportabile in entrambe le serie. Regole, regole, regole. Solo regole.

Onestamente, nostalgia a parte è difficile dare un giudizio sincero confrontando delle due serie. Nella classica l’intento educativo era molto più diretto e le api nascevano da una larva sfondando la celletta come avviene nella realtà mentre nella nuova semplicemente si risvegliano in una serie di spazi che sembrano camere. Anche il fatto che il giovane fuco Willy abbia un aria più sveglia del passato da la sensazione che qualcosa non vada bene. Ma l’alveare è in un tronco pieno di licheni e funghi fluorescenti e in quella parte l’accuratezza è maggiore. Probabilmente la nuova serie segue più da vicino il libro (che chi scrive ha letto troppo tempo fa per ricordare) e quello che nel passato accadeva in più episodi qui accade già nel primo.

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Ospite dell’evento è stato Francesco Panella, presidente dell’UNAAPI (Unione Nazionale Apicoltori Italiani) che è stato invitato a parlare sia delle api che dell’Ape Maia. Personaggio a cui è molto affezionato, con le sue avventure sono cresciuti i suoi figli e spera che ci crescano anche i suoi nipoti. La vita reale delle api è certo diversa da quella mostrata nel cartone, ma è questo il bello della serie perché rende più simile a noi il mondo degli insetti permettendo ai bambini di sentirlo più vicino.

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Bisogna smetterla coi pesticidi selvaggi!

Segue un breve, affascinante e appassionato discorso sul mondo degli insetti e molte curiosità sulle api. Insetti che comunicano tra loto con propri suoni che variano a seconda dei paesi non come lingue ma come se fossero dialetti. Le api non stanno bene oggi, questo potrebbe essere la rovina dell’intero ecosistema in gran parte incapace di andare avanti senza di loro. Per informare maggiormente all’ingresso del cinema c’è un banchetto dell’associazione con magliette, spille e volantini informativi.

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Ma l’avvenimento che ha conquistato i bambini è stata la comparsa dell’ape Maia, ovvero un magnifico costume indossato da qualcuno abbastanza coraggiosa/o da presentarsi in una sala piena di bambini entusiasti all’idea di abbracciare l’amica ape.

L’assalto pacifico è stato molto gioioso e l’incontro si è concluso nell’allegria generale.

Tanti auguri Ape Maia!

 

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