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Ci trovi, fra il resto…
il bel saggio di Andrea Sani su Blake e Mortimer (di cui ho già parlato su afNews): I personaggi di Blake e Mortimer sono una creazione immortale del belga Edgar Pierre Jacobs, fondatore insieme a Hergé (il padre di Tintin) della cosidetta “scuola di Bruxelles” e della corrente fumettistica della “linea chiara”.
Gli albi di Blake e Mortimer, sempre appassionanti e di grandissima leggibilità, rientrano nel filone del fumetto di ambientazione realistica che però sconfina nella fantascienza e nel fantastico. Jacobs, in capolavori come Il Marchio Giallo e S.O.S. Meteore!, parte dalla rappresentazione meticolosa della realtà per poi scivolare in modo progressivo verso dimensioni misteriose ed inquietanti. Il presente volume, dopo una prima parte dedicata a una breve biografia di E.P. Jacobs e alla “linea chiara”, propone un’analisi di tutte le storie di Blake e Mortimer realizzate dal loro creatore e fa anche il punto sugli “eredi di Jacobs”, cioè su quei cartoonist che hanno ripreso in nuove avventure lo spirito originario della saga jacobsiana. Gli episodi di Blake e Mortimer, per la loro ricchezza e complessità di spunti, sono messi in relazione da Andrea Sani specialista del fumetto franco-belga e dell’universo disneyano con la scienza, con la fantascienza, con il cinema, con la letteratura e persino con la filosofia. Le molteplici chiavi di lettura sono un invito a scoprire (o a riscoprire) delle storie che rappresentano una delle massime espressioni del fumetto mondiale, e cioè di quella che i francofoni chiamano, giustamente, “la nona arte”.
una interessante raccolta di testi di Rinaldi Traini: Nelle sua lunghissima carriera di studioso del “cartooning” e di promotore di soggetti creativi e di talenti della letteratura grafica, Rinaldo Traini ha finito per percorrere tutte le tappe del “rinascimento” inaspettato per molti, ma certamente meritato della “nona arte” (i comics) dal 1960 ad oggi. Nel lungo cammino ha avuto la fortuna di imbattersi in autentici geni del racconto ad immagini, alcuni già celebrati da anni, altri sbocciati in quel clima suggestivo che fu possibile vivere dopo il primo incontro di Bordighera del 1965. Quasi sempre Traini ha fissato in testi al confine tra letteratura e resoconto giornalistico le esperienze vissute negli “Incontri” che è appunto il titolo del volume che raccoglie alcuni dei suoi scritti che egli stesso ha voluto selezionare perché significativi del ruolo che molti autori, intellettuali e studiosi hanno svolto nella storia della cultura moderna.
Rat-Man: In questo numero la prima parte di una di quelle
divagazioni che Rat-Man (e quindi Leo Ortolani) si
prende ogni tanto: vecchi film di una volta, Antico Egitto,
tanto mistero vecchio stile e un paio di personaggini
mai dimenticati…
… e molto altro.