La condizione femminile in India, come sappiamo dalla cronaca recente, non è delle più facili; eppure, grazie al potere dell’arte e della creatività, e con l’aiuto di alcuni uomini dalla visuale un po’ più ampia del consueto (ricordate il “maschilista” Disney?), anche in un contesto tanto problematico ha potuto nascere e svilupparsi un’organizzazione legata al cinema di animazione come Women in Animation che, coordinandosi con la sezione “madre” di Los Angeles, intende lavorare assiduamente per migliorare progressivamente, e sistematicamente, le condizioni lavorative e professionali di coloro che già lavorano nel settore, al contempo formando sempre più giovani artiste che entrino a irrorare di linfa vitale un ambito che può davvero far crescere di molto l’intero movimento cinematografico nazionale. Oltre a costituire un’autentica opportunità di crescita sociale per molte di esse.
E in Italia? Per il momento, “ci si sta contando”. Con calma.
Qui sotto un’interessante intervista con alcune eccellenze del cinema e del fumetto indiano “al femminile”:
Vi proponiamo anche questo corto vincitore di parecchi premi, anzitutto per il suo contenuto pedagogico e sociale, ma anche per la qualità del prodotto in sé: